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Laura Boldrini e il brutto risveglio in ospedale dopo l'ospedale: "Da dietro il lenzuolo..."

Giada Oricchio
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“Stasera dovrò fare tutto io”. Racconto horror di Laura Boldrini sulla malattia che le ha stravolto la vita. L’ex presidente della Camera si è confidata in una lunga intervista al Corriere della Sera. Il dolore alla gamba che trascurava da un anno era una lesione tumorale al femore, un condrosarcoma. Boldrini è rimasta spiazzata: “Ho cominciato a cercare informazioni online; e a pensare a quel che poteva succedermi. Restare zoppa. Perdere la gamba. Rimanere inchiodata in un letto”.

Il ricovero e l’operazione sono avvenuti in piena pandemia e qui le memorie si fanno drammatiche: “Alessandro Gasbarrini ha tolto 25 centimetri di femore, ha inserito una protesi di titanio da 45 centimetri, che pesa un chilo in più ed è incastonata da un lato in quel che resta del femore, dall’altro nel bacino...”.

Ma il risveglio è una sorpresa becera, in camera c’è un paziente uomo: “Lo sento parlare da dietro il lenzuolo che ci separa. A un certo punto inizia a vantarsi, ‘sì, è vero, sta qui accanto, è stata operata da poco e non si può muovere. Vorrà dire che questa notte dovrò fare tutto io... Ahaha’. Sono furiosa, ma come si permette di fare battute sessiste in una circostanza come questa?”.  E ora? “Ho una cicatrice di 35 centimetri che da metà coscia prosegue fino all’anca, poi piega verso destra... Camminare non è più un piacere come prima, ma con un rialzo sotto l’altra gamba, la sinistra, riesco a farlo. Quando sono tornata a Montecitorio mi hanno applaudita anche gli avversari: mi ha fatto piacere – ha ammesso Boldrini-. Voglio battermi per i malati, per chi vive uno stigma che perdura dopo la guarigione, e non riesce ad accedere al credito, a fare un mutuo, a chiedere una polizza sulla vita, ad adottare un bambino”.

 

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