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Non è L'Arena, Massimo Cacciari affossa l'Europa: "Dov'è il tavolo della diplomazia? Se Putin è Hitler...". E cala il gelo

Federica Pascale
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“Le diplomazie hanno sempre lavorato, anche in tempo di guerra, anche sotto le bombe. Mi chiedo: stanno lavorando adesso? C'è un tavolo intorno a cui si cerchi un accordo? Io sento soltanto notizie di guerra e insulti feroci.” Così Massimo Cacciari, ospite in collegamento di Massimo Giletti durante la puntata di domenica 27 marzo di "Non è l’Arena" su La7.

Il filosofo ha sottolineato che le parole hanno un peso, e che se l’Occidente continua a non misurarle, l’escalation del conflitto in Ucraina invasa dalla Russia è dietro l’angolo. “È classico delle guerre di religione porre da una parte l’umano e dall'altra la bestia - spiega il professore - Quello che dev’essere chiaro a tutti è che qui siamo in presenza di un'escalation che mi auguro sia soltanto verbale, perché se questa escalation verbale copre un vuoto totale di iniziativa politica e programmatica, la tragedia, prima di tutto per l'Ucraina, è destinata a durare magari per mesi o anche di più.”

Riferendosi al discorso del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ieri a Varsavia, Cacciari afferma: “Mi rifiuto di pensare che presenti una strategia politica un discorso di quel genere.” Il presidente della Russia Vladimir Putin è stato spesso paragonato a Adolf Hitler ma, secondo Cacciari, se Putin è Hitler allora noi italiani dobbiamo andare a combattere. “Contro Hitler io voglio essere in prima linea, quindi chiedo di essere arruolato contro Hitler. Se si ritiene che Hitler sia Putin redivivo. Non mando gli ucraini a combattere Hitler, ci vado anch'io.

L’Europa avrebbe dovuto, in questi anni, “gettare i ponti oltre il Meditarreneo” suggerisce Giletti. Un’utopia razionale, secondo Cacciari, che doveva essere la strada maestra dopo la guerra fredda ma che si è risolta in un nulla di fatto. “L’Europa doveva fare da mediazione, culturale prima che politica, nei confronti della Russia e del Mediterraneo” afferma il professore.

“Adesso l'Europa è puramente e semplicemente atlantica. Non è né mediterranea né né orientata a est, è atlantica punto e basta. Quando poi c'è stata la secessione, chiamiamola così, della Gran Bretagna dall'Europa, è diventata atlantica ancora di più perché ha dovuto mettersi all'inseguimento della Gran Bretagna per non rimanere completamente spiazzata nei confronti degli Stati Uniti” conclude.

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