Cerno: il martire della jihad de' noantri
Chissà dov’è finita quell’Italia, dove erano tutti in piazza con i ProPal, tutti schierati per il no al referendum sulla giustizia pontificando su golpe e colpi di Stato. Adesso che quella piazza è occupata da estremisti di sinistra e islamisti radicali, inneggia al 7 ottobre, chiama i giornali che si permettono di dubitare dei legami fra alcune aree della sinistra e Hamas «fascisti», richiama alla pena di morte e alla rivoluzione contro chi difende Israele, finalmente qualcuno si accorge che almeno un pezzo dell’Italia politica (l’Italia normale è molto più avanti di cervello di chi la rappresenta) comincia a prendere le distanze. Perché quei proclami sono incompatibili con la democrazia, non aiutano i palestinesi, servono a mobilitare l’odio nelle frange organizzate che lambiscono i centri sociali e a risvegliare nelle comunità islamiste più radicali i lupi solitari che in cambio di un futuro nell’aldilà che promette una religione strumentalizzata e trasformata in aggressione politica, vedono un traguardo che su questa terra l’Occidente evidentemente non ha saputo garantire loro. Lo stesso effetto deflagrante che ha riforma della giustizia.
Sinistra unita sui filo Hamas. Meglio i balilla immaginari e Meloni Duce
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