l'editoriale di cerno
Hijazi, quel Conte non poteva non sapere
Ci hanno insultato. Hanno provato a intimidirci. Poi hanno sventolato la solita querela sovietica per tapparci la bocca. Ma gli amici di Hamas sono loro. Non noi. E a dare ragione a Il Tempo è il dossier Elnet, dove si descrive Mohammad Hannoun come «il principale esponente affiliato ad Hamas in Italia. Ha fondato e guidato numerose organizzazioni, tra cui la ABSPP. Altri attori principali per le loro attività pro-Hamas sono i suoi collaboratori» e tra loro c’è Sulaiman Hijazi. E a invitare Hijazi alla Camera è stata la pentastellata Stefania Ascari che, stranamente, è andata in missione con ABSPP: in Libano e nel Sud della Turchia nel gennaio 2023.
Le opzioni, per il M5S sono dunque tre: o non sapevano chi stavano portando in Parlamento e, in questo caso, si profila un quadro politicamente preoccupante, perché un leader politico che è stato a Palazzo Chigi non può ignorare così afondo il curriculum di certi personaggi. O ammette che lo sapevano, nel qual caso scopriamo che la bandiera della Palestina sventolata per Gaza si confonde con quella dei terroristi di Hamas.
Terza ipotesi: negano. Eppure i fatti parlano da sé. E quel signore è proprio ciò che ha scritto Il Tempo. Anche se vogliono tapparci la bocca. Perché l’islamizzazione non è invisibile. Ma è sostenuta da una parte della politica.