Cerno: la Procura fa un giorno in Pretura
Se fossimo ancora in quel Belpaese dove le zuffe in tribunale andavano in diretta tv come a Un giorno in Pretura e di solito avevano come protagonisti due italiani, spesso arrugginiti nel linguaggio, che se le davano di santa ragione di fronte a un gongolante magistrato in toga. Magistrato che correggeva i congiuntivi e sedava i più agitati. E invece oggi la zuffa vede come protagonisti proprio i giudici, le toghe rosse da una parte e - mi si perdoni il calcolo a spanne - la stragrande maggioranza di pm e magistrati che non hanno fatto dell’antimelonismo la loro bandiera, pur pensandola come vogliono, dall’altra.
Di Pietro: "Questa riforma è naturale e logica. Considero assurde le critiche dell'Anm"
Un bell’aperitivo per il piatto forte: la riforma della giustizia e il referendum che ci aspetta nel 2026. Un pronostico mi sento di farlo. Se all’Anm e in Magistratura Democratica non si danno una calmata con il fanatismo politico a reti unificate, a bilanci bucati, e a mail infiammate dove si scannano fra loro ogni tre per due, saranno proprio i giudici a schierarsi con gli italiani e a domandarsi se l’immagine della magistratura di oggi sia quella vera. Io penso di no.
La mail de Il Tempo sull'Anm scatena la rissa fra toghe rosse e no
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