
Tutti i dazi finiscono in gloria

Scommetto un dazio che finirà con un accordo. Lo sa Trump, lo sa Ursula, lo sa Meloni e lo sa perfino Elly Schlein. È successo in Canada, a Panama, in Cina, in Inghilterra e succederà in Europa. Succederà quando Emmanuel Macron finirà di scattare selfie e di postare stories sulla grandeur parigina e terminerà la grande rosicata per cui se J.D. Vance si è seduto con von der Leyen a Palazzo Chigi sotto la bandiera italiana prima di aprire la vera trattativa fra Usa e Ue serve un altro scazzo.
Uno scazzo concordato cui seguirà la solita litania di leader europei che prenderanno posto in tribuna. Durante questa ammuina sentiremo Conte e Schlein spiegarci che il governo italiano non vale niente e bla bla bla. Il problema è che all’Europa non serve solo una difesa comune, come ci spiega il ministro Guido Crosetto nell’intervista. Ma serve una governance politica senza veti e senza invidie. Un sistema elettivo che sostituisca lo strapotere delle burocrazie con una Commissione rappresentativa del volere dei governi attraverso il popolo. Che con il voto a maggioranza stabilisca una linea almeno sulle cose importanti.
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