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Energia: Flaei, bene transizione ma grande attenzione a Sardegna (2)

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AdnKronos
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(AdnKronos) - "Le dichiarazioni del Premier Conte ci preoccupano molto", commenta Mario Marras, il segretario generale della Flaei Cisl Sardegna: "mettere contemporaneamente in discussione l'arrivo del gas metano tramite dorsale e rigassificatori ed il rinvio motivato dell'uscita dal carbone nelle due centrali della Sardegna (Portoscuso e Fiumesanto) metterebbe immediatamente a rischio il tessuto produttivo industriale dell'intera regione, azzerando le possibilità di ripresa delle produzioni". Eurallumina, Sider Alloys (ex Alcoa) come il tessuto industriale di Porto Torres sono strettamente connessi alla possibilità di avere energia elettrica e vapore a prezzi convenienti, con continuità e sicurezza di approvvigionamento. Se già da oggi non si prevede un percorso certo con tempi adeguati per la transizione energetica garantendo la sicurezza del sistema elettrico e le forniture al sistema industriale, si corre il serio rischio del tracollo immediato di buona parte del settore industriale Sardo. La Flaei sollecita, ribadiscono Salvatore Mancuso e Mario Marras, "la convocazione presso il Ministero dello Sviluppo del nuovo incontro del tavolo Sardegna per proseguire il confronto sul processo di decarbonizzazione ed il conseguente aggiornamento del Pniec (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) in base alle esigenze prioritarie di sviluppo della Regione Sardegna". La Flaei Cisl, insieme a tutti gli altri soggetti sindacali, imprenditoriali e istituzionali, farà valere gli interessi della Sardegna e dei lavoratori del settore. La transizione energetica, che la Flaei vuole, non può essere causa di crisi, ma deve essere occasione di sviluppo e benessere.

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