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Al via la fase 2 della "scintilla"

Confermata la collaborazione tra Fca ed Engie Eps

Tiziano Carmellini
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Anche se questa forzata pausa da Covid, inevitabilmente, bloccherà un po' i futuri programmi sull'elettrico, FCA ha confermato la collaborazione con Engie Eps, per la realizzazione di una grossa infrastruttura di ricarica, per auto elettriche. Si tratta della prima fase del progetto Vehicle-to-Grid. Il sistema è a doppia via, nel senso che vuole utilizzare le auto, per stabilizzare la rete, visto che l'auto elettrica è una vera e propria batteria su quattro ruote e, quando è attaccata alla presa, oltre che ricaricare, può anche cedere energia, con indubbi vantaggi, per il sistema e per l'utente, soprattutto in vista di un sempre maggiore utilizzo di fonti energetiche “Rinnovabili”. Oltre che di bilanciamento del sistema elettrico nazionale, si parla anche di un'ottimizzazione dei costi per l'automobilista che si connette alla rete e ricarica. Il progetto è ambizioso, perché si parla della più grossa infrastruttura del genere, mai realizzata. Il cantiere è stato già aperto, presso il centro logistico del Drosso (comprensorio Mirafiori), su un'area di circa 3 mila metri quadrati. Sono stati già realizzati 450 metri di trincee, pronte a ospitare i 10 chilometri di cavi, necessari per interconnettere la rete elettrica a 64 punti di ricarica bidirezionali fast charge, con una potenza sino a 50 kW. In configurazione finale, la struttura, da sola,  sarà in grado di fornire fino a 25 MW di capacità regolante aggregandosi con altri “asset” FCA presenti a Mirafiori, tra cui i 5 MW di fotovoltaico, diventando una vera e propria centrale elettrica virtuale, in grado di ottimizzare la rete all'equivalente di 8.500 abitazioni.

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