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Effetto coronavirus sulla moda: Gucci dice addio alle sfilate

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Alessandro Michele

Katia Perrini
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Gucci dice addio alle sfilate. Ma non è detto che l'effetto coronavirus sulla moda sia negativo. Non con Alessandro Michele, il direttore creativo della maison dalle radici fiorentine. L'annuncio al mondo del nuovo corso del marchio è avvenuto attraverso i canali social, che si suppone diventeranno la nuova frontiera degli show da ora in poi.  Visualizza questo post su Instagram *DIARIO* Un post condiviso da Alessandro Michele (@alessandro_michele) in data: 24 Mag 2020 alle ore 7:09 PDT Lo chiama "Il sacro potere di produrre riverberi", il capitolo del suo diario social, Alessandro Michele, in cui volta pagina. E poi spiega come vede lo spettacolo della moda da ora in poi. Niente più appuntamenti fissi nelle fashion week, niente più slogan e "targhe". Tutto è fluido, senza etichette. Non c'è più estate, non c'è più inverno. Come già da tempo sulle passerelle di Gucci non ci sono più un uomo e una donna predefiniti.  "Nel mio domani, abbandonerò quindi il rito stanco delle stagionalità e degli show per riappropriarmi di una nuova scansione del tempo, più aderente al mio bisogno espressivo - spiega Michele - Ci incontreremo solo due volte l'anno, per condividere i capitoli di una nuova storia.  Si tratterà di capitoli irregolari, impertinenti e profondamente liberi. Saranno scritti mescolando le regole e i generi. Si nutriranno di nuovi spazi, codici linguistici e piattaforme comunicative".  E ancora: "Non solo. Mi piacerebbe abbandonare l'armamentario di sigle che hanno colonizzato il nostro mondo: cruise, pre-fall, spring-summer, fall-winter. Mi sembrano parole stantie e denutrite. Sigle di un discorso impersonale, di cui abbiamo smarrito il senso. Contenitori che si sono progressivamente staccati dalla vita che li aveva generati, perdendo aderenza con il reale".  Per poi concludere: "Sono convinto che il domani potrà essere costruito anche a partire da una rinnovata capacità di nominazione. Ecco allora il desiderio di battezzare i nostri nuovi appuntamenti con un linguaggio dalle radici meravigliosamente antiche: il linguaggio della musica classica. Saranno quindi, di volta in volta sinfonie, rapsodie, madrigali, notturni, ouverture, concerti e minuetti a costellare il mio percorso creativo. La musica, in fondo, ha il sacro potere di produrre riverberi e connessioni. Viaggi attraverso i confini, riannodando la fragilità all'infinito". Aspettiamo ora di sapere (e vedere) come si tradurranno in concreto le parole di Alessandro Michele. E di capire davvero dove sta andando il mondo della moda. Tra annullamenti di sfilate, appelli a rallentare i ritmi frenetici del fashion system (come ha già fatto alcune settimane fa Giorgio Armani) e negozi e magazzini pieni di abiti meravigliosi (e non solo) desolatamente invenduti. 

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