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Tutti pazzi per la Roma

I giallorossi battono il Napoli all'Olimpico e sono terzi

Tiziano Carmellini
Tiziano Carmellini

Perché lo sport, come la vita, si può vedere e quindi raccontare anche da un'altra prospettiva

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La Roma non si ferma più: terza vittoria consecutiva. All'Olimpico vince lo scontro diretto col Napoli candidato ad essere l'anti-Juve e lo stacca di quattro lunghezze in classifica piazzandosi al terzo posto in attesa dell'Atalanta che gioca oggi a pranzo contro il Cagliari rivelazione. Un miracolo vero e proprio quello compiuto dal tecnico giallorosso Fonseca capace, contro sfiga, infortuni e arbitri, di plasmare un gruppo a immagine e somiglianza del suo gioco. E conta poco, vista la recente dinamica, chi ci sia in campo, perché la Roma anche con quelle che in partenza erano riserve si sta ritagliando un ruolo da protagonista in questo campionato anomalo. Arriva così un'altra vittoria pesante, esame da grande superato a pieni voti nonostante la dinamica insolita della partita. La Roma parte fortissimo, va avanti con il quarto gol in altrettante gare di Zaniolo che ieri ha festeggiato la 50° presenza in giallorosso (grazie ancora mister Capello, dopo il suo «attacco» il giovane giallorosso non ha sbagliato più nulla e segnato in tutte le partite) e schiaccia il Napoli nella sua metà campo. Poi al 25° l'occasione per chiuderla che ancora una volta la squadra di Fonseca non sfrutta perché Kolarov si fa parare un rigore da Meret. L'errore dal dischetto cambia la dinamica della gara, la Roma accusa, il Napoli inizia a giocare il suo calcio e la partita si accende. La seconda metà del primo tempo è un infermo per i giallorossi che riescono però ad andare all'intervallo senza prendere gol grazie al salvataggio in extremis di Smalling (toglie dalla rete un gol già fatto) e ai due legni colpiti dal Napoli. L'intervallo azzera tutto e torna in campo la Roma migliore che allunga sul rigore concesso per fallo di mano dell'ex Mario Rui. Stavolta sul dischetto va Veretout, migliore dei suoi (assieme a un ritrovato Pastore e un Mancini in crescita esponenziale), che non sbaglia: 2-0. La partita sale di livello, è bella, tra due squadre che non rinunciano a giocare il loro calcio, ma la Roma sembra averne di più e con Kluivert colpisce anche una traversa. Poi Milik piazza il 2-1 approfittando dell'inesperienza del giovane Cetin (al turco all'esordio tocca una brutta gatta da pelare e nel finale si farà anche espellere), ma la Roma resta lì, non molla e tiene fino ai tre fischi di un ottimo Rocchi: dopo Irrati (Roma) e Giacomelli (Napoli) era il minimo aspettarsi il miglior fischietto italiano che è costretto a un certo punto anche sospendere per qualche minuto la gara per i soliti cori ignobili. Il bilancio giallorosso è pazzesco, riporta la Roma lassù e apre nuovi scenari per il futuro aspettando l'impegno di coppa per il quale Fonseca dovrà di nuovo inventare.

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