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Coronavirus: studio legale, aziende marchigiane in crisi per blocco attività

avvocato Corridoni, valutare caso per caso le vicende inerenti il singolo rapporto contrattuale

AdnKronos
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Roma, 2 apr. (Labitalia) - “In questi giorni siamo stati subissati dalle richieste di assistenza delle nostre aziende-clienti alcune delle quali trovatesi, nello spazio di due giorni, nell'impossibilità di dar corso agli ordini per effetto del blocco di tutte le attività produttive, industriali e commerciali non necessarie, altre nella necessità di affrontare e gestire una miriade di comunicazioni con le quali i loro clienti rappresentavano l'impossibilità di procedere ai previsti pagamenti”. A dirlo l'avvocato Luca Corridoni, studio legale Studia Iuris di Fermo. “La situazione di alcune aziende - spiega - è caratterizzata da una grave e improvvisa crisi di liquidità (generata dalla brusca interruzione di ogni domanda del mercato retail) alla quale stanno facendo seguito una serie infinita di richieste di interruzione/sospensione/proroghe dei previsti pagamenti alle aziende fornitrici”. “Gli studi legali - avverte - devono naturalmente valutare caso per caso le vicende inerenti il singolo rapporto contrattuale, tuttavia al momento (e salvo ulteriori interventi legislativi) le aziende-fornitrici costrette a sospendere la produzione e la distribuzione dei prodotti dovranno comunicare tempestivamente ai clienti l'impossibilità sopravvenuta di adempiere nei termini concordati valutando caso per caso se tali eventi determinano la risoluzione del rapporto o una sua modifica (ad esempio differimento dei termini di consegna) magari allegando, in caso di contratto internazionale, la specifica certificazione di causa maggiore che verrà rilasciata dalle camere di commercio attestante l'impossibilità di rispettare il contratto”. "Invece, le aziende-clienti che si trovino in crisi di liquidità dovranno comunicare tempestivamente ai fornitori le sopravvenute difficoltà finanziarie chiarendone le ragioni (come blocco/riduzione degli incassi a causa della chiusura attività/riduzione afflusso clienti) e chiedendo un differimento delle scadenze di pagamento”, aggiunge. “Nei nuovi rapporti di fornitura - precisa - occorrerà introdurre nei singoli contratti una valida e ben ponderata clausola di forza maggiore. Al netto delle questioni legali, sul piano generale, mi permetto di aggiungere una mia personale valutazione: conosco e lavoro a fianco di molti imprenditori marchigiani, hanno una grande capacità di reazione e straordinarie abilità imprenditoriali, sono certo che sapranno superare anche questa grave e improvvisa crisi per ripartire con più slancio di prima a beneficio di tutta la collettività e di tutto il territorio marchigiano”.

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