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Alla Lazio serve continuità

La vittoria di Firenze è un segnale di ripresa ma ora c'è bisogno di battere il Torino

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Eppur si muove. Stavolta la Lazio gioca meglio dell'avversario e, seppure nel finale, riesce a vincere a Firenze contro una concorrente diretta alla lotta per l'Europa. Finisce 2-1 al Franchi, gol nel primo tempo di Correa e Chiesa, sigillo decisivo di Immobile a un minuto alla fine. Nel recupero c'è spazio anche per il rigore fallito di Caicedo (Ciro lo lascia al compagno che spara su Dragowski) ma arrivano tre punti pesanti. Ora la sfida di mercoledì col Torino per sfatare un tabù: in questa stagione mai la banda Inzaghi ha vinto due partite di seguito e, proprio la mancanza di continuità, è il difetto principale di una squadra che a volte ti fa stropicciare gli occhi, altre volte ti fa imbestialire per le ingenuità che commette in campo. Un esame importante per continuare a sognare un posto in Champions dopo tanti tentativi andati a vuoto.

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