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Lazio, un punto di partenza

Il pari contro il Sassuolo non va disprezzato : vale il quarto posto solitario

Luigi Salomone
Luigi Salomone

Giornalista per passione, Lazio, pollo arrosto con tante patate al forno, tradizione Roma Nord Ponte Milvio, Gesù e Maria al Fleming

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Esce un pareggio agrogolce dopo sedici partite. Una Lazio un po' stanca per la coppa viene fermata sull'1-1 dal Sassuolo ma guadagna un punto sul Milan battuto dalla Juve e si ritrova quarta da sola. Apre Parolo, pari quasi immediato di Ferrari con l'ennesima distrazione difensiva. Inzaghi rilancia Luis Alberto e prova ad affidarsi a quelli più freschi: ecco Radu, Lulic, Patric, e il redivivo Leiva e appunto lo spagnolo. De Zerbi punta su Boateng e sulla vena del solito Berardi. Parte meglio il Sassuolo, Sensi spreca da pochi passi ma poi la Lazio riparte benissimo e trova subito il vantaggio: assist di Immobile, Luis Alberto non riesce a spingerla dentro, arriva Parolo che chiude in porta. Tre gol in una settimana per il centrocampista che sta vivendo un momento di grande forma. I biancocelesti sono disattenti dietro e subiscono subito il pari. Siamo al quarto d'ora e Ferrari beffa di testa Strakosha saltando tra Lulic e Luiz Felipe. Leiva va a rilento, c'è poco filtro in mezzo, ma la Lazio quando ruba palla è sempre pericolosa. Immobile colpisce un palo clamoroso, ci si mette anche la sfortuna in una sfida che comunque i biancocelesti affrontano con la stanchezza nella gambe di chi tre giorni fa si stava giocando col Marsiglia il passaggio in Europa League. C'è poca brillantezza nella banda di Inzaghi che manda in crisi la difesa neroverde solo con i cambi di campo ma Luis Alberto e Milinkovic sono leziosi al momento del tap-in. Si va al riposo con pochi sussulti e il modesto arbitro Calvarese che ammonisce chiunque faccia fallo, nonostante la partita sia assolutamente tranquilla (Lazio penalizzata da alcune decisioni persecutorie). Nella ripresa entra Correa al posto di Luis Alberto e l'argentino sbaglia a due passi da Consigli la rete del possibile nuovo vantaggio. De Zerbi inserisce Djuricic per Sensi, Rogerio per Adjapong, Babacar per Boateng, dall'altra parte dentro anche Lukaku per Lulic e Berisha per Leiva, ormai sfinito. Niente da fare finisce così. Adesso la sosta del campionato per ricaricare le energie e andare tutto d'un fiato fino al 29 dicembre quando ci sarà la pausa di tre settimane. Alla ripresa c'è il Milan, un altro scontro diretto: bisogna invertire la rotta per continuare a sognare la Champions.

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