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Ok a spostamenti fra alcune Regioni. Speranza: "Solo per urgenze"

Alcuni anticipano la riapertura dei confini prevista il 3 giugno

Alessandro Austini
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Il 3 giugno è lontano ma alcune Regioni anticipano l'apertura dei loro confini. Gli spostamenti tra comuni e province di Regioni diverse e confinanti, però, possono avvenire solo per motivi di urgenza. A quanto si apprende, lo ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza, rispondendo in una lettera alla Conferenza delle Regioni. Sui territori negli ultimi giorni c'erano state aperture sul tema, ma il governo frena e al momento la data ipotizzata per la ripresa degli spostamenti tra Regioni resta quella del 3 giugno. Intanto «da domani chi vive in Liguria nei Comuni confinanti potrà spostarsi nelle regioni limitrofe per far visita ai congiunti con rientro in giornata». Lo comunica la Regione Liguria, dopo quanto già stabilito dall'ordinanza del presidente Toti emanata domenica a seguito dell'intesa raggiunta con il governo che diventa operativa da domani, dopo la comunicazione inviata oggi ai presidenti di Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna. La comunicazione è stata contestualmente inviata da Toti anche ai prefetti di Genova, Savona, Imperia, La Spezia, Parma, Piacenza, Massa Carrara, Alessandria e Cuneo.  Le persone interessate dovranno portare con sé copia dell'autocertificazione che attesta la presenza del congiunto nel comune limitrofo a quello di residenza nella regione confinante. «Abbiamo finalmente posto rimedio - commenta il governatore ligure- ad un problema che ci era stato sollevato da più parti, in relazione agli spostamenti tra regioni, vietati fino ad oggi. Con la comunicazione inoltrata oggi ai presidenti di Regione coinvolti e contestualmente ai prefetti, non ci sarà più alcun problema». Invece i cittadini residenti nelle province di Rimini e di Pesaro-Urbino potranno spostarsi dall'una all'altra provincia per fare visita ai propri congiunti a partire da oggi, giovedì 21 maggio. I presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e Marche, Luca Ceriscioli, hanno informato i prefetti di Rimini, Alessandra Camporota, e di Pesaro-Urbino, Vittorio La Polla, chiedendo la collaborazione delle forze di polizia. Nella lettera congiunta, Bonaccini e Ceriscioli ricordano che la decisione è stata assunta in ragione della positiva evoluzione dello stato epidemiologico, e a fronte dell'esigenza manifestata da numerosi cittadini residenti nelle due province. Un provvedimento che fa seguito a quello dei giorni scorsi che aveva interessato le province di Ferrara e Rovigo. Per gli spostamenti extra confini regionali, sarà comunque necessaria una autocertificazione, nella quale dovranno essere motivate le ragioni dell'attraversamento del confine regionale.

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