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Conte accetta le richieste delle Regioni: confermate le riaperture da lunedì

Giuseppe Conte

Ok a commercio al dettaglio e servizi per la persona, ora il Cdm

Alessandro Austini
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L’incontro tra i governatori e il premier Conte si è appena concluso e il governo si è ritirato per predisporre il decreto legge. «C’è stata una portentosa collaborazione tra istituzioni» ha detto il premier Giuseppe Conte esprimendo la soddisfazione per l’interlocuzione con le Regioni sulle riaperture a partire da lunedì 18 maggio. Per gli spostamenti fra regioni e l'apertura delle frontiere con l'Europa bisogna invece attendere il 3 giugno. Per approfondire leggi: L'Italia riapre le frontiere con l'Europa dal 3 giugno    «Roma ha finalmente condiviso le proposte contenute nel documento unitario delle Regioni presentato oggi pomeriggio. Pertanto, lunedì apriranno: le attività del commercio al dettaglio, i servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti), i bar e la ristorazione. Per le altre attività il governo non ha dato il disco verde, ma contiamo, noi governatori, di ottenere, già nelle prossime ore, la necessaria autonomia per decidere su ulteriori riaperture». Lo annuncia il governatore siciliano Nello Musumeci. «Abbiamo, inoltre, chiesto e ottenuto che le misure di protezione da adottare nelle attività autorizzate da lunedì siano meno restrittive rispetto a quelle proposte dall’Inail. Non appena il governo Conte emanerà i provvedimenti annunciati, firmerò la necessaria ordinanza. Penso si possa fare tutto nella giornata di domani (sabato)», conclude il presidente della Regione Sicilia. «Dopo una giornata di pressante e stressante lavoro, ne siamo venuto a capo, c’è un’accettazione e una condivisione del protocollo messo a punto dalle Regioni, ora il premier Giuseppe Conte porterà questa intesa in Cdm, un’intesa che ci permette di essere operativi e ci mette subito nelle condizione di aprire da lunedì». Lo dice il governatore Veneto Luca Zaia, annunciando l’accordo raggiunto tra governo e Regioni. Tra le proposte inserite nell'accordo, come riferito da Zaia, quella di fare indossare le mascherine ai clienti dei ristoranti ogni volta che non si è seduti al tavolo. E poi, igienizzanti per la mani e mascherine ai camerieri, consumazioni al banco solo se è possibile la distanza di un metro. Non saranno consentiti buffet. Per quanto riguarda le spiagge, anche quelle libere, si prevede un metro di distanza tra le persone. Saranno vietati i giochi e gli sport di gruppo: niente beach volley e racchettoni. «Ora - precisa - attendiamo la formulazione giuridica del dl, e conseguentemente , da governatore Veneto, provvederò alle ordinanze per le aperture già domani. Se si concretizzerà nell’atto finale del Cdm, considero assolutamente positivo il lavoro fatto negli interessi dei cittadini e delle imprese». Anche la preoccupazione per le responsabilità penali che potrebbero ricadere sulle Regioni, «viene risolta con una nuova formulazione giuridica del decreto». «Ora attendiamo il passaggio finale in Cdm che confermi l’intesa raggiunta - ribadisce Zaia - nell’interesse dei cittadini e degli operatori. Resta comunque il mio invito a rispettare le regole e non abbassare guardia, inizia davvero la fase di convivenza col virus». «Una buona notizia, il premier Conte ha recepito le linee guida delle Regioni. Un passo avanti decisivo e importante per arrivare finalmente lunedì alla riapertura di una serie di attività produttive». Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

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