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Trump licenzia la ministra della Giustizia: non ha difeso l'ordine di bloccare i rifugiati musulmani

Katia Perrini
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Via la ministra della Giustizia e il direttore ad interim dell'Ufficio Immigrazione e frontiere (Ice). Nella sua battaglia contro l'immigrazione negli Usa, il presidente Donald Trump va avanti sempre più deciso e iniziano a cadere le prime teste. Trump ha infatti licenziato la ministra Sally Yates, dopo che questa ha ordinato al dipartimento di Giustizia di non difendere l'ordine esecutivo che impedisce l'ingresso a rifugiati e cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana e che ha scatenato proteste a livello nazionale e critiche da tutto il mondo. «La signora Yates è stata designata dall'amministrazione Obama, debole in materia di frontiere e molto debole in materia di immigrazione illegale», si legge in un comunicato della Casa Bianca. Trump ha nominato Dana Boente, procuratore per il Distretto Orientale della Virginia, per sostituire Yates fino a quando il suo candidato, il senatore Jeff Sessions, non sarà confermato dal Senato. «Finché sarò ministra della Giustizia, il dipartimento non difenderà l'ordine esecutivo», ha dichiarato Yates in una lettera in una lettera inviata al dipartimento. «La mia responsabilità è quella di assicurare che la posizione del dipartimento di Giustizia non sia solo legalmente difendibile, ma porti avanti la miglior visione della legge dopo aver esaminato tutti gli aspetti», ha detto Yates. «Allo stato attuale, non sono convinta che la difesa del provvedimento sia in linea con queste responsabilità, né sono convinta che l'ordine esecutivo sia lecito», ha aggiunto. Ma non basta. L'amministrazione Trump ha rimosso anche il direttore ad interim dell'ufficio Immigrazione e frontiere (Ice), Daniel Ragsdale, sostituendolo con Thomas Homan. Homan era direttore esecutivo della sezione Operazioni di applicazione e rimozione, incaricata degli arresti e dell'allontanamento dei migranti senza documenti dal 2013, ha reso noto il segretario alla Sicurezza interna, John Kelly. Ragsdale resta vice direttore dell'agenzia. Kelly non ha fornito una motivazione per la sostituzione alla leadership, affermando solo che Homan «continuerà a essere un leader forte ed efficace per gli uomini e le donne dell'Ice».

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