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Il costo per ogni vittima di hacking aumenta del cinquanta per cento

Hacker

Gli utenti hanno sempre con sé i loro apparecchi, ma trascurano la protezione dei propri devices.

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Symantec ha reso pubblici i risultati del proprio studio Norton Report 2013, che rivela come, sebbene sia diminuito il numero di adulti online che sono rimasti vittime di crimini informatici, il costo medio per vittima sia aumentato del 50%1. “Oggi gli autori di crimini informatici utilizzano sistemi più sofisticati, come i ransomware e lo spear-phishing, che consentono loro di guadagnare somme più alte per ogni attacco”, ha dichiarato Ida Setti, Head of sales Norton/SB Italy. “Secondo i risultati del Norton Report, il 49% degli utenti usa il proprio dispositivo mobile personale sia per lavoro sia nel tempo libero e questo crea alle aziende rischi per la sicurezza di tipo completamente nuovo, poiché gli autori dei crimini informatici possono accedere a informazioni ancora più preziose.” Il report ha inoltre evidenziato che, benché circa la metà degli utenti di smartphone tenga tanto al proprio dispositivo da averlo accanto a sé mentre dorme, l'aspetto della protezione sia trascurato: il 48% degli utenti di smartphone e tablet non prende nemmeno semplici precauzioni come utilizzare password, installare software di protezione o eseguire il backup dei file nei dispositivi mobili e questo comportamento mette a rischio gli utenti e le loro identità digitali. “Se questo fosse un test, gli utenti di dispositivi mobili non lo avrebbero superato”, ha commentato Antonio Forzieri, esperto di sicurezza in Symantec. “Anche se gli utenti sono attenti alla sicurezza dei propri computer, c'è una generale mancanza di consapevolezza rispetto alla protezione di smartphone e tablet. È come avere l'antifurto a casa, ma lasciare l'auto aperta con i finestrini abbassati”. Lo studio Norton Report (precedentemente denominato Norton Cybercrime Report) è una delle ricerche più vaste a livello mondiale sui crimini informatici contro gli utenti consumer, in base alle esperienze riferite direttamente da oltre 13.000 adulti in 24 paesi. Lo scopo dello studio è comprendere il modo in cui i crimini informatici influiscono sui consumatori e l'impatto dell'adozione e dell'evoluzione delle nuove tecnologie sulla sicurezza delle persone.   Alcuni risultati interessanti per l'Italia: - Adulti che hanno avuto esperienza di crimini informatici nella propria vita: 56% (61% a livello mondiale) - Utenti di social network che non eseguono la disconnessione dopo ogni sessione: 45% (39% a livello mondiale) - Utenti di social network che si connettono a persone che non conoscono: 38% (31% a livello mondiale) - Numero di vittime negli ultimi 12 mesi: 7 milioni (378 milioni a livello mondiale) - Adulti che hanno smarrito o subito un furto del proprio dispositivo mobile: 23% (27% a livello mondiale) - Adulti che usano il proprio dispositivo personale sia per lavorare che per giocare: 51% (49% a livello mondiale) - Adulti che utilizzano reti Wi-Fi non protette: 60% (59% a livello mondiale)

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