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Ecco il gin tutto italiano. Ispirato ai Sette Colli

Alessio Buzzelli
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Mettete due ragazzi italiani emigrati a Londra che si incontrano dietro al bancone del Frogg, top bar di livello mondiale in cui entrambi lavorano. Immaginate ora che, tra un cocktail e l'altro, i due giovani decidono che è arrivato il momento di creare un gin tutto italiano da vendere all'estero. Un'idea improvvisa, coraggiosa, visionaria che presto inizia a prendere forma: nasce così il VII HILLS Italian Dry Gin, il primo gin dal DNA cento per cento italiano distribuito all'estero dalla chiusura della Distilleria Sarti, avvenuta negli anni '60. Il successo è immediato e, soprattutto, meritato. Perché il VII HILLS non solo è prodotto interamente a Torino, ma è composto unicamente da erbe e spezie provenienti dall'Italia. Anzi, volendo essere precisi, da Roma: sette colli per sette erbe (da cui il nome VII Hills). Ed proprio in questo che, probabilmente, risiede la portata più rivoluzionaria dell'idea dei due ragazzi e, dunque, il segreto del suo successo. D'altra parte, un gin ispirato alle tradizioni culinarie e, soprattutto, culturali dell'Antica Roma, che vuole essere un tributo all'inarrivabile gusto italiano, non si era mai visto. Una storia millenaria raccontata attraverso gli ingredienti con i quali è costruito il distillato, a partire dall'Alexander Roots - una radice trovata da Alessandro Magno – passando per il romanissimo cuore di carciofo e la salvia, fino ad arrivare alle arance rosse, al sedano ed al miele, con il tocco finale della camomilla romana e del melograno. Il risultato è un prodotto unico, aromatico e fruttato, leggermente agrumato al naso e cremoso al palato, che ha stregato i bartender di mezza Europa. Non è un caso che Peter Dorelli, leggenda della mixology mondiale, ha definito il VII HILLS “un gin intelligente”. E noi non possiamo che essere d'accordo con lui, soprattutto dopo averlo provato in anteprima nella splendida “Japanese Room” del Drink Kong, tempio romano per gli appassionati di cocktails. Durante la degustazione “Ukiyo” (“mondo galleggiante”, tradotto dal giapponese) sono stato serviti tre varianti di “classic drink” a base di VII HILLS Italian Dry gin, preparati e serviti dal talentuoso bartender Gabriele Manfredi, European Ambassador del brand. Tra le ricette rivisitate dei tre “must” (Gin Tonic, Martini cocktail e Negroni), speciale menzione merita quello che Manfredi ha chiamato il “principe di Piemonte”, drink ispirato a Camillo Benso Conte di Cavour, grande amante del Negroni. Un drink a cui alla ricetta base è stato aggiunto olio di tartufo e gianduia, due prodotti tipici del territorio piemontese che, uniti al vermouth e Campari, hanno regalato ai nostri palati un'esperienza unica.      

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