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Il Prowein di Dusseldorf parla sempre più italiano

Paolo Zappitelli
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Una fiera internazionale del vino in Germania dove i padiglioni dell'Italia rappresentano da soli il 50 per cento dei produttori stranieri. È la fotografia di Prowein che si svolgerà a Dusseldorf dal 17 al 19 marzo, un appuntamento diventato ormai il più importante nel settore vitivinicolo mondiale. Nata 25 anni fa quasi come una scommessa, oggi il salone tedesco ha numeri impressionanti: nell'ultima edizione la fiera infatti ha superato quota 6.800 espositori da 64 Nazioni, con l'Italia cresciuta di quasi 60 volte (da 29 produttori nel 1994 a 1.736 nel 2018) e saldamente al primo posto per rappresentatività, davanti alla Francia. Non a caso, anche per quest'anno, il nostro Paese porterà nei padiglioni 15 e 16 oltre 1700 espositori, provenienti da tutti i principali territori del vino, confermando la propria posizione di leadership, con l'auspicio di arrivare nei prossimi anni ad un ampliamento degli spazi. Inoltre, per la prima volta, l'Italia porterà nei suoi stand anche un'altra delle eccellenze del nostro Paese, l'olio extravergine di oliva con degustazioni e assaggi a cura della Fondazione Italiana Sommelier. Ma l'importanza di Prowein sta soprattutto nella possibilità per i produttori di aprirsi nuovi aree di mercato, tanto è vero che uno studio ha dimostrato che un espositore su due alla fine è riuscito a stringere nuovi accordi commerciali. Ad arricchire l'area espositiva, inoltre, ci sarà la mostra speciale «same but different» sulle bevande artigianali (birre, liquori e sidri) che torna per la seconda volta, sempre nel padiglione 7.0. accanto alla fizz Lounge, ma con il doppio degli espositori (oltre 100 da 22 Paesi) rispetto al 2018. Sarà l'occasione per toccare con mano i migliori craft drinks del pianeta e quelli più in voga del momento, in arrivo da Germania, Belgio, Francia, Grecia, Italia, Austria e Inghilterra, ma anche dalle aree scandinave e baltiche (Estonia, Finlandia, Lettonia, Norvegia e Svezia) e da oltreoceano (Canada, Messico, Perù e Stati Uniti).

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