Polizia e Forze Armate: firmati i contratti arretrati per 24mila dirigenti
Sono stati firmati gli accordi sindacali per i trienni 2018-2020 e 2021-2023, riguardanti circa 24.000 dirigenti delle Forze di polizia, civili e militari, e delle Forze armate. Gli accordi, raggiunti pochi giorni dopo l’avvio delle trattative, prevedono uno stanziamento complessivo di oltre 81 milioni di euro, l’erogazione di compensi una tantum e l’allineamento retributivo tra dirigenti e non dirigenti su alcuni istituti economici e normativi.
La firma è avvenuta alla presenza dei ministri Paolo Zangrillo (Pubblica amministrazione), Matteo Piantedosi (Interno), Guido Crosetto (Difesa), dei sottosegretari Lucia Albano (Economia e Finanze) e Andrea Delmastro Delle Vedove (Giustizia), insieme ai rappresentanti sindacali e delle associazioni professionali militari.
I ministri hanno sottolineato l’importanza dell’accordo. Zangrillo ha evidenziato la continuità contrattuale senza precedenti e il riconoscimento del ruolo dei dirigenti, Piantedosi ha rimarcato il valore delle tutele economiche e giuridiche, mentre Crosetto ha parlato di un nuovo modello di dialogo e valorizzazione delle competenze. Albano e Delmastro hanno infine sottolineato la rapidità e la portata storica del risultato, che pone fine a anni di attesa e restituisce dignità al personale dirigente.
Il Governo annuncia già l’apertura del tavolo per il triennio 2024-2026, con l’obiettivo di garantire stabilità finanziaria e ulteriori progressi nel Comparto Difesa-Sicurezza.
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