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Una battaglia per la scuola

Il sindacato ANIEF scende in campo con una sua lista per il rinnovo del Consiglio Superiore Pubblica Istruzione

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L’Associazione professionale e sindacale ANIEF si dimostra sempre più in prima linea nella tutela dei diritti dei professionisti dell’Istruzione, della Ricerca e di tutto il personale scolastico. Oggi più che mai, l’attenzione di ANIEF si focalizza sull’imminente rinnovo del CSPI, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Si voterà il 7 maggio prossimo in ciascuna istituzione scolastica. ANIEF presenterà una sua lista, mettendo così a disposizione l’esperienza e la competenza dei suoi candidati: «La nostra lista Democrazia, Responsabilità e Partecipazione – sottolinea Marcello Pacifico, Presidente nazionale ANIEF – si presenta a queste elezioni con un articolato e chiaro programma, consapevole dell’importanza che riveste un organo come il CSPI, il quale rappresenta un po’ il parlamentino della scuola, le cui ultime elezioni risalgono al 2015. I nostri candidati hanno le caratteristiche giuste per rappresentare una logica di alternanza e cambiamento, fornendo al contempo essenziali pareri tecnici che di certo garantiranno nuove energie al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, che è l’organo di garanzia dell’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione. Va infatti precisato – aggiunge il Presidente Pacifico – che non è certamente un caso che la nostra lista si chiami ‘democrazia, responsabilità e partecipazione’ e che sarà presente in ogni ordine e grado scolastico. Io stesso, con la mia candidatura, intendo sottolineare l’importanza di questo voto. Da parte nostra, garantiamo riflessione e trasparenza. Noi di ANIEF abbiamo infatti dimostrato in questi anni competenza, passione e ascolto: questo è l’impegno che assumiamo nei confronti di tutti i lavoratori della scuola che vorranno votarci». 

 

Presidente Pacifico, vorremmo ora parlare di un tema di stretta attualità: sappiamo che da tempo ANIEF si batte per richiedere la proroga dell’organico PNRR-Agenda Sud. A che punto siamo con questa battaglia? Quali sono le ultime novità? 

«Nelle ultime ore, a seguito dell’impegno del Ministro Valditara con il quale sono state trovate ulteriori risorse per garantire la proroga dei contratti di 6000 ausiliari (14 milioni di euro lo stanziamento, ndr) le scuole erano in attesa del provvedimento che consentisse di trasmettere al Sidi le proroghe di detto personale. È stato chiarito che nel primo provvedimento legislativo utile, si procederà con la registrazione dei contratti al Sidi». 

Si tratta di un grande successo, anche per ANIEF.

«Senza dubbio è così. ANIEF ha fatto tante battaglie in favore del personale ATA. D’altronde, abbiamo sempre ritenuto che occorresse procedere immediatamente ed è per questo motivo che avevamo chiesto al Governo di approvare il provvedimento nel primo Consiglio dei Ministri. Le scuole hanno infatti assoluto bisogno di indicazioni chiare per il proseguimento regolare delle attività scolastiche. Altresì il personale, che fino a ieri aveva un contratto, ha necessità di avere delle risposte sul proprio lavoro. Urge, infine, capire quali saranno le tempistiche esatte per poter procedere con la contrattualizzazione dei 6mila collaboratori scolastici. Come ANIEF continueremo a lavorare affinché questo organico aggiuntivo non diventi un palliativo, ma una certezza, almeno fino 2026». 

Sono ancora numerose, secondo il parere di ANIEF, le problematiche da risolvere. Una di queste è rappresentata dagli stipendi nel mondo della scuola, con il personale scolastico che si conferma il più sottopagato della pubblica amministrazione.

«I dati che abbiamo a disposizione sono davvero allarmanti. Basti pensare che l’importo degli stipendi medi annui lordi nella Pubblica Amministrazione risulta di 34.153 euro. Quelli della scuola sono pari ad appena 24.667 euro medi annui. Ad affermarlo sono gli ultimi dati INPS disponibili sugli stipendi del pubblico impiego, integrati con il report ISTAT e con il Rapporto Semestrale dell’ARAN sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti. L’altissima presenza di precari e la mancanza di risorse adeguate ha prodotto il risultato di avere degli stipendi del comparto Istruzione praticamente dimezzati rispetto ad altri dipendenti pubblici, come quelli delle forze armate, che superano in media i quasi 47.000 euro annui. In questa situazione, è sempre più chiaro che nel prossimo rinnovo del CCNL, ANIEF chiederà al Governo di stanziare almeno la metà delle risorse per valorizzare una professione essenziale per la società Italiana. Ma diciamo la verità: la scuola paga da tutti i punti di vista il fatto che 1 dipendente su 4 è precario e che quest’ultimo viene sempre discriminato. Nella maggior parte dei casi, poi, si ritrova con le mensilità estive negate. Il tutto, anche contro una precisa direttiva dell’Unione Europea». 

C’è poi anche il nodo del riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria.

«Il sindacato Anief ha detto sì alla cosiddetta quota 41, ma senza penalizzazioni e con il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria. Inoltre, per il personale docente, il limite della pensione di vecchiaia dovrebbe scendere a 63 anni, con la possibilità per chi intende rimanere di svolgere incarichi diversi dalla didattica. Secondo noi di ANIEF, è giunto il momento che il Ministero dell’Economia si attivi per certificare per i dipendenti della scuola il burnout, registrato attraverso le innumerevoli segnalazioni all’INAIL. Ancora oggi, tanto per fare un esempio, il personale delle forze di polizia e delle forze armate può contare su delle agevolazioni, invece negate al personale scolastico, che è il più vecchio al mondo, dato che produce ricadute negative per il gap generazionale tra docenti e discenti».

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