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Wine for Smile, il cuore grande delle cantine italiane aiuta il sorriso dei bimbi

Successo dell'asta solidale di vini per curare le malformazioni del volto con i progetti di Smile House Fondazione ETS

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Il cuore grande delle cantine italiane aiuta i bambini a ritrovare il sorriso: grande successo per la serata al Circolo Canottieri Aniene di Roma, lunedì scorso, in occasione della XVIII edizione del Wine for Smile, l'asta solidale di eccellenze enologiche a favore dei progetti della Smile House Fondazione ETS che dal 2000 cura e assiste bambini e giovani adulti nati con malformazioni al volto.

Una gamma di oltre 370 bottiglie pregiate, donate da rinomate cantine e produttori vinicoli italiani sono state le protagoniste della XVIII edizione della Wine for Smile, l'annuale evento di beneficenza molto atteso nel calendario degli eventi romani di Natale.  

Il salone del Circolo Canottieri Aniene, alla presenza del Consigliere Francesco Bolla ha accolto gli ospiti che si sono aggiudicati lotti molto interessanti, curati da Stefano Campatelli, direttore Consorzio Vino Toscana, e battuti con maestria da Giacomo Volpi, contribuendo così a sostenere le iniziative della Smile House Fondazione ETS, che dal 2000 cura ed assiste bambini e giovani adulti nati con malformazioni del volto.

  

IL CHIRURGO DEI BAMBINI

“L'asta del Vino presso il Circolo Canottieri Aniene di Roma rappresenta un evento storico che in passato ha già sostenuto numerosi progetti andati in porto - ha detto il dottore Domenico Scopelliti, vicepresidente della Smile House Fondazione ETS e direttore dell'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell'Ospedale San Filippo Neri di Roma, e per questo – ha continuato il chirurgo - riteniamo l'ospitalità ed il sostegno del circolo Aniene un privilegio oltre che una grande risorsa a sostegno della nostra causa. La Fondazione – ha continuato il chirurgo - sta sviluppando in Italia, in accordo con il Ministero della Salute, una grande rete per la cura e la ricerca nell'ambito delle malformazioni cranio-maxillo facciali ed in particolare la biopalatoschisi. La formazione del personale medico ed infermieristico rappresenta il terzo pilastro del Progetto Smile House in Italia e nel mondo”.

“In questa edizione della Wine for Smile – ha sottolineato Stefano Zapponini, presidente della Fondazione - abbiamo voluto dedicare uno spazio di divulgazione a uno dei settori più significativi del made in Italy: quello vitivinicolo. E lo abbiamo fatto con due autorevoli figure e amici della Fondazione, Micaela Pallini, imprenditrice e prima donna Presidente di Federvini, e Alberto Mattiacci, docente universitario con un profondo impegno di specializzazione nel settore agroalimentare. Questa scelta è stata guidata dalla volontà di valorizzare ancor di più i generosi contributi delle cantine italiane, donati per l'asta a beneficio dei bambini con malformazioni cranio-maxillofacciali. Un gesto che sottolinea la solidarietà e l'impegno del comparto enologico nel sostenere una causa così nobile. Un sentito ringraziamento anche al media partner 'I viaggi del Gusto' che con il direttore Filippo Teramo ci ha affiancato in questa nostra meravigliosa avventura”.

  

La serata ha, infatti, offerto agli ospiti l'opportunità di immergersi nell'universo del vino, elevandolo da semplice bevanda ad autentica forma di cultura. Prima dell'inizio dell'asta il professore Alberto Mattiacci, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso l'Università La Sapienza e rappresentante della Federazione Europea dei Vini d'Origine presso l'Osservatorio Europeo del Mercato del Vino, è stato il protagonista insieme a Micaela Pallini, presidente di Pallini SpA e presidente di Federvini di un breve talk show pensato per appassionati e neofiti che si è soffermato sui risvolti economici, culturali e sensoriali del mondo del vino e sul tema del bere responsabile. 

 

VINO ECONOMIA, ESPORTAZIONE, CULTURA

 

“Il vino è molte cose - ha sottolineato il professore Alberto Mattiacci - Economia: è un prodotto che attraversa il settore primario (la produzione di uva), secondario diretto (la trasformazione del frutto in bevanda) e indiretto (le produzioni dei materiali necessari alle prime due attività), terziario (la scienza, che pervade le prime due e le attività commerciali a loro connesse). Il vino è anche cultura: degustare richiede apprendimento continuo; edificare un valore sulla bevanda significa arricchirla di narrazioni; organizzarne l'offerta commerciale comporta conoscenze. E poi - ha continuato il docente - significa Export (oltre 5mila milioni di euro), paesaggio, attrazione turistica, e tanto altro. Tutto luce? No, affatto, anzi” presenta così il docente ai nodi da sciogliere. “Questo primo anno post-pandemia - continua - sbatte sul tavolo (è proprio il caso dirlo) alcune sfide per il futuro del settore, problematiche non semplici e potenzialmente distruttive: il cambiamento dei consumi indotto dalla demografia dei paesi produttori; la diffusione di modelli di consumo iper-salutisti e l'emergere di una narrazione falsa e allarmista sui danni del prodotto; la sovra-produzione strutturale mondiale; la riorganizzazione imprenditoriale del settore su scala sovranazionale; le incognite legato al riscaldamento del terreno. Dulcis in fundo, i giovani, che non somigliano ai giovani che eravamo noi, ottimisti, proiettati alla scoperta dei piaceri che l'arricchimento progressivo offriva quasi a tutti, attenti al passato, amanti della relazione fisica fra persone. In sostanza - ha concluso il suo intervento Mattiacci - il vino è un gioiello che il nostro paese porta al collo con giusto orgoglio ma che non è dato per sempre, anzi”. 

 

LA SOLIDARIETA'

E Micaela Pallini ha voluto aggiungere: “La nostra azienda ha partecipazione con entusiasmo all'asta di solidarietà "Wine for Smile" di quest'anno, un progetto a cui siamo affezionati e che ammiriamo da anni. Quest'anno abbiamo voluto essere parte attiva di questa iniziativa significativa. Abbiamo acquisito una maggiore consapevolezza sulla rilevanza di questa problematica, che ha un impatto significativo sulla salute di coloro che, purtroppo, presentano malformazioni cranio-maxillofacciali. Questo impatto - ha concluso Pallini - si estende non solo alla salute fisica, ma anche all'alimentazione e, nel caso di bambini e giovani adulti, può includere anche la vita sociale, specialmente in parti del mondo dove la vita è molto più impegnativa rispetto al nostro paese”. 

 

La serata, è stata presentata da Livia Azzariti, medico, divulgatrice scientifica e co-fondatrice della Fondazione: “Come co-fondatrice della Smile House è sempre emozionante poter toccare con mano l'interesse e la volontà di sostenere la Fondazione. La Wine for Smile rappresenta uno dei nostri eventi istituzionali più importanti la cui raccolta fondi costituisce un prezioso contributo per i nostri progetti: primo tra tutti l'implementazione delle Smile House in altre regioni italiane oltre al Lazio, Puglia, Marche, Sardegna, Sicilia e veneto”.

Al suo fianco Beppe Convertini, conduttore di Uno Mattina in Famiglia in onda su Rai 1: “Sono felice di aver potuto contribuire a questa straordinaria serata, dedicata a sostenere la Fondazione nella sua lodevole missione di assistere bambini e giovani nati con malformazioni al volto. È stato un onore essere al fianco del vicepresidente della Fondazione, il dottore Domenico Scopelliti, un chirurgo straordinario il cui eccezionale talento medico è messo al servizio di coloro che ne hanno più bisogno. Ho personalmente constatato la sua dedizione e professionalità” ha concluso Convertini che si è anche detto “grato di poter contribuire a questa nobile causa”.

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