Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Come scegliere la luce e il gas tra aumenti e misure di tutela

  • a
  • a
  • a

Sono giorni di fermento quelli che accompagnano il momento storico più critico per i prezzi di luce e gas, in cui gli italiani hanno assistito a rincari delle bollette senza precedenti. 

Basti pensare che per una famiglia media con consumo annuo di 2.800-3.000 kWh di energia elettrica, dal primo trimestre del 2021 al terzo trimestre del 2022 la spesa annuale stimata è passata da 616 euro a 1.963 euro, un valore più che triplicato. Analoga impennata per i prezzi del gas, che per un consumo medio di 1.800-2.000 Smc annuo, nello stesso periodo sono passati da una spesa di 1.428 euro a una stimata di 4.400 euro.

Gli aggiornamenti di questi giorni sulle decisioni del Governo per dare una stretta ai rincari e tutelare i consumatori sono principalmente due. Il primo è la proroga del passaggio al libero mercato del gas il 10 gennaio 2024, in parte ventilata già nei mesi scorsi e resasi necessaria per la volontà di non disorientare ulteriormente il consumatore: la nuova data è allineata con quella del passaggio dell’energia elettrica al mercato libero. L’altra novità è la conferma all’interno dell’ultimo decreto legge Aiuti delle misure di agevolazione alle famiglie: dal bonus sociale rafforzato, ai fringe benefit che le aziende possono concedere ai dipendenti, fino all’azzeramento degli oneri di sistema e all’abbattimento dell’Iva in bolletta al 5%.

Cos’è il prezzo indicizzato nel mercato libero
Allo stato attuale la quasi totalità delle offerte del mercato libero sono a prezzo indicizzato, variabile a seconda dell’andamento del costo al kWh della luce o al metro cubo del gas: in questo caso il fornitore rivende la tariffa al prezzo all’ingrosso, applicando il suo ricarico con una cifra extra indicata chiaramente nell’offerta, in genere una piccola somma annua.

In particolare, per la definizione del prezzo delle tariffe del gas, ARERA ha di recente introdotto un nuovo metodo di calcolo che fa riferimento non più alle quotazioni a termine del mercato all’ingrosso olandese TTF, ma alla media dei prezzi reali del mercato all’ingrosso italiano (PSV o Punto di scambio virtuale). A questo metodo si è aggiunta l’ulteriore modifica relativa alla frequenza di aggiornamento delle tariffe del gas, non più trimestrale ma mensile: la finalità è far cogliere al consumatore i vantaggi delle continue ridefinizioni del prezzo, approfittando in maniera più tempestiva delle eventuali variazioni al ribasso.

I continui aumenti dei prezzi all’ingrosso delle forniture hanno fatto sì che dal secondo trimestre di questo anno le tariffe a prezzo bloccato, che avevano dominato il mercato e offerto la possibilità di garantirsi dai 12 ai 36 mesi di tranquillità senza cambi di prezzo, scomparissero gradualmente. Allo stato attuale è comunque possibile rintracciare ancora qualche operatore che offre tariffe a prezzo fisso, di solito con un piccolo sovrapprezzo che salvaguardi dalle variazioni di prezzo sul mercato all’ingrosso.

Mercato libero e tutelato a confronto: il più conveniente adesso
Quando si sceglie tra libero mercato e servizio tutelato non è semplice stabilire quale sia il più conveniente, perché le quotazioni cambiano sempre. Per questo può essere utile consultare il comparatore di tariffe Segugio.it per rendersene conto: per il trimestre in corso, il costo dell’energia nel mercato tutelato segna 0,501 €/kWh, mentre il prezzo all’ingrosso dell’energia (PUN Prezzo Unico Nazionale) era in ottobre 0,300 €/kWh. Se il prezzo dovesse continuare a mantenersi su questi livelli anche per il resto del trimestre, il vantaggio del libero mercato sarebbe evidente.

Sono i dati dell’Osservatorio di Segugio.it che rilevano anche che nello scorso ottobre passando dalla tutela alla migliore offerta del libero mercato, con le migliori offerte luce e gas si è potuto risparmiare più del 30% sulla spesa dell’energia.

Dai blog