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Università eCampus, al via ciclo di incontri su “Diversità e diseguaglianza”

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"La famiglia: dove si forma il pensiero e la qualità della vita". È questo il titolo del primo di una serie di incontri rivolti a genitori e docenti sui temi della “Diversità e Diseguaglianza - Progetto di vita: dalla famiglia alla scuola e al lavoro”, evento trasmesso online sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Università eCampus.

L’iniziativa, a cura del dott. Alfonso Lovito, Direttore Generale dell’Università eCampus, è voluta per sottolineare l’importanza della cultura della Diversità e per incidere nel superamento della Diseguaglianza. Per tutto il ciclo di otto incontri a cadenza mensile, saranno presenti due realtà di rilievo: la Fondazione “Inno alla vita” e l’Agenzia “Andel”, le quali affiancheranno di volta in volta gli ospiti che esporranno le loro esperienze di comunità e di vita personale.

La Fondazione “Inno alla Vita – ETS” è nata per affrontare i problemi legati all’infertilità, soprattutto quando risiedono in specifici disagi vissuti dalle coppie che non riescono ad avere figli e interviene a sostegno dei genitori nel percorso pre e post natale.

La Andel – Agenzia Nazionale Disabilità e Lavoro si occupa dell’orientamento e dell’inserimento di persone diversamente abili nel mondo del lavoro attraverso specifiche consulenze e la formazione di personale aziendale.

In questo primo incontro dedicato a “La Famiglia: dove si forma il pensiero e la qualità della vita”, si parlerà in particolare di come riconoscere il desiderio di genitorialità, come superare stereotipi o condizionamenti e dell’importanza della famiglia come luogo di conoscenza e formazione prima di scegliere e avviare il percorso scolastico. 

Interverranno: Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita; Francesca Malatacca, Psicologa e Psicoterapeuta, presidente della Fondazione “Inno alla Vita – ETS”; Enrico Seta, Presidente ANDEL – Agenzia Nazionale Disabilità e Lavoro e Annalisa Minetti, che parlerà della sua esperienza come atleta paralimpica.

Mons. Vincenzo Paglia sottolinea: “Si dice normalmente che la famiglia è la prima cellula della società, ma bisogna comprenderla nella sua forza. Ѐ il luogo originario ove si apprende. Ѐ l’inizio della società, l’inizio della città e anche il luogo dove si apprende a vivere la cittadinanza nella sua dimensione più larga. Ecco perché è un luogo del quale dobbiamo avere grande attenzione. C’è bisogno di attenzione politica, culturale e anche sociale. Non importa pensare la famiglia nella sua idealità, quel che conta è ripartire dalle famiglie così come sono oggi, perché apprendano a vivere quel “noi” che è la sostanza dell’esistenza umana, anzi dell’esistenza del creato”.

La prof.ssa Francesca Malatacca offre altri spunti di riflessione: “La nascita di un figlio comunque comporta la definizione del progetto di vita, della ridefinizione del concetto di coppia, poiché avviene un cambiamento nella vita dei genitori e quindi un certo livello di stress. Ancor più la nascita di un bambino disabile rappresenta fonte di difficoltà e di disagio per qualsiasi famiglia, poiché sottoposta continuamente al giudizio degli altri. Ogni famiglia è unica, sono unici gli individui che la compongono, e del contesto socio culturale a cui appartengono le proprie famiglie di origine. Ogni limitazione alle comuni abilità comporta un fattore di stress, limitando l’autonomia del figlio e il normale sviluppo dell’identità”.

Tra i vari argomenti trattati negli incontri successivi, si parlerà: delle opportunità del PNRR per la lotta alle diseguaglianze; del ruolo della Scuola nell’Orientamento professionale; delle diversità e diseguaglianze nel mondo del lavoro; delle buone pratiche di inclusione lavorativa in Italia; della professionalità a supporto del "Progetto di vita indipendente", della formazione e delle competenze per le professioni del futuro.

L’Università eCampus, tra i suoi obiettivi principali, pone particolare attenzione alla Disabilità e alle Diseguaglianze nei suoi percorsi di studio e tra i Master, soprattutto in quello già attivo in “Disability Job Supporter” e in quello in attivazione “Dalla prenatalità alla genitorialità – Aspetti neuroscientifici e giuridici”. 

L’Ateneo, con il suo particolare metodo di studio di tipo “blended” ha dato la possibilità a molti atleti olimpici e paralimpici di conseguire la laurea.

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