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Guerra e covid spiegati in latino, gara di studenti alla Lumsa

Decima edizione del Certamen Vittorio Tantucci e Scevola Mariotti. Latinisti celebri e quelli di oggi

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Guerra e Covid spiegati in latino, gara a colpi di poesia alla Lumsa di Roma. “In rebus adversis vera virtus cernitur" ("Nelle avversità il coraggio si manifesta appieno”): studenti e cultori rileggono gli eventi baricentro della nostra vita alla LUMSA di Roma attraverso i classici e il pensiero di Seneca per il Certamen di poesia latina intitolato a  Vittorio Tantucci, autore della celebre grammatica latina su cui hanno studiato generazioni di studenti, e a Scevola Mariotti che insieme a Luigi Castiglioni, curò il più noto  dizionario della lingua latina, il vocabolario “IL”. 

 

Stamattina X edizione della premiazione all’Università LUMSA di Roma. In passerella insieme con gli adolescenti dei licei classici Tacito e Mameli di Roma, e quelli del Maurolico di Messina, Archita di Taranto e l’Umberto I di Napoli, anche il giornalista e scrittore Michele Mirabella, vincitore del premio “Vittorio Tantucci-Scevola Mariotti”, insignito per la diffusione della cultura classica attraverso la divulgazione scientifica, che ha presentato un intervento dal titolo “Cantami o mouse! Il mondo di oggi spiegato dagli antichi”. Nelle precedenti edizioni erano stati invece premiati il cardinale Ravasi e il professore Godart.

 

Nell’Aula Magna “Santa Caterina” la decima edizione dei Certamina “Vittorio Tantucci e Scevola Mariotti”, organizzata da E.I.P. Italia (Presidente, Anna Paola Tantucci), in collaborazione con l’Università LUMSA e l’Accademia Italiana di Poesia. L’evento, in occasione della giornata dedicata a Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa al cui pensiero si ispira la mission della LUMSA, è stato  preceduto da un convegno di studio sul tema “Calamitas virtutis occasio est”. 

 

 

I RAGAZZI 

Per il Certamen “Vittorio Tantucci” sul podio il poema “Spes Virtutis” dello studente Gianmaria Puglisi. 

Secondo Premio ex aequo al poema “Tempestas et quies” della studentessa Giovanna Di Castro della classe IV A del Liceo Classico Statale “Archita” di Taranto. 

Secondo Premio nazionale ex aequo al testo critico in prosa “Calamitas Virtutis Occasio est” dello studente Paolo Cupelli della classe III B del liceo classico Statale “Tacito” di Roma.

Terzo Premio nazionale ex aequo al testo multimediale “Dialogus de virtute” delle studentesse Caterina Catuogno, Elena Olimpia Majo Orsini, Raffaella Soviero della classe IV L del liceo classico “Umberto I” di Napoli.

Terzo Premio nazionale ex aequo al Poema “Ut Guttae” della studentessa Sofia Fusciani della classe IV B del Liceo Classico “G. Mameli” (IIS “Salvini”) di Roma.

 

 

I BIG

La Cerimonia di premiazione è stata aperta con un messaggio della sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione Barbara Floridia, saluto del rettore Francesco Bonini, presidente della giuria, e con un approfondimento della professoressa Carla Guetti, della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione.

Sono intervenuti il professore Rocco Pezzimenti, dell’Università LUMSA, su “La lingua latina presupposto della società aperta”, Piergiorgio Parroni, professore emerito di Filologia classica all’Università La Sapienza, su “Virtù e coraggio in Seneca” e Arduino Maiuri, docente ed esperto in cultura classica, su “Plutarco, la virtù delle donne”.

 

A seguire la premiazione del Certamen “Scevola Mariotti”, al professore Giovanni Andrisani per il poema “Hora Canis”, con una speciale Menzione d’onore al professore Sergio Foscarini, per la composizione poetica “Monstrum Occide Tuum”.

 

Vincitori  del Certamen “Vittorio Tantucci” sono risultati gli studenti dei prestigiosi Licei di varie regioni: il Maurolico di Messina, L’Archita di Taranto, l’Umberto I di Napoli, il Tacito  e il Mameli di Roma.

 

LA MISSION

La giuria ha voluto promuovere la riflessione dei giovani sulla  sventura come opportunità di crescita e di rafforzamento del carattere e gli studenti dei Licei classici hanno risposto in  facendo appello alla loro sensibilità e alle fonti classiche e filosofiche, rielaborandole in modo personale e creativo.

 

CHI PARTECIPA

I Certamina sono aperti a studenti, studiosi e cultori e si propongono di promuovere lo studio della lingua latina e l’approfondimento delle sue capacità espressive attraverso la riflessione sulla perenne attualità di tematiche esistenziali, che hanno trovato voce e corrispondenza di accenti sia nella poesia latina che in quella moderna e contemporanea.

 

IL TEMA

Per entrambe le sezioni, il tema prescelto per l’anno 2022 è stato “In rebus adversis vera virtus cernitur”.

 

VITTORIO TANTUCCI

La sezione “Vittorio Tantucci”, riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione come evento di eccellenza ai sensi del DM 655/2020, è riservata a studenti delle classi quarte e quinte delle scuole Secondarie di secondo grado con insegnamento della lingua   latina (licei classici, scientifici e linguistici) ed è intitolata al celebre latinista Vittorio Tantucci, autore della grammatica latina più nota dal dopoguerra ad oggi in Italia e all’estero.

 

I COMPONIMENTI 

Studentesse e studenti hanno avuto la possibilità di elaborare un componimento latino in poesia, accompagnato da una traduzione italiana di carattere poetico; un componimento latino in prosa con traduzione italiana (massimo 600 battute), concernente una riflessione critica sui versi di un poeta latino sul tema proposto, a scelta del candidato oppure un elaborato multimediale (sceneggiatura, drammatizzazione di un testo classico sul tema, presentato su supporto multimediale, CDROM o DVD.)

 

IL CORAGGIO (VIRTUS)

Il tema della necessità del coraggio  (virtus) nelle avversità è stato trattato dai giovani poeti in molti modi. C’è chi accomuna  le vicende umane del viandante ai tormenti della natura, chi invoca la solidarietà nella  condizione di disperato isolamento di una goccia di rugiada in tempo di siccità con quella dell'uomo, solo di fronte alle difficoltà della vita. Che, per sopravvivere specialmente in situazioni estreme, come in guerra, ha bisogno della solidarietà e dell'aiuto dei suoi simili. Chi attraverso un dialogo filosofico tra Seneca e Lucilio in cui l’insegnamento fondamentale che emerge è che le difficoltà possono rappresentare delle opportunità in cui l’uomo saggio dimostra la virtù e l’ anelito alla libertà “per aspera ad astra” è la conclusione del lavoro. Il lavoro teatrale sviluppato nella sceneggiatura da tre studentesse, rivela l’intento di comparare i valori della cultura classica sul tema della virtù con un “salto” nel mondo contemporaneo in piena pandemia da Covid. 

 

La SEZIONE “SCEVOLA MARIOTTI” 

E’ riservata a studiosi e cultori della lingua latina ed è intitolato a Scevola Mariotti, insigne filologo della “Sapienza” di Roma, autore, tra l’altro, in collaborazione con Luigi Castiglioni, del noto Vocabolario della lingua latina “IL”. I concorrenti, esperti e cultori hanno presentato un poema contrassegnato da un motto.

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