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Boris Johnson, Mattarella e Draghi. Che confusione sui sette colli di Roma!

Dario Martini
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Boris Johnson, il primo ministro inglese, ha una passione per la storia di Roma. Ne ha dato dimostrazione al recente G20 che si è svolto all'Eur. Parlando del surriscaldamento globale ha detto che i monumenti di Roma sono un "memento mori", perché ci ricordano la fine dell'impero romano, la stessa fine che potremmo fare noi se non ci occupiamo al più presto del clima.

 

Un momento spassoso, invece, è stato quando con Mario Draghi e Sergio Mattarella ai lati, Johnson ha elencato i sette colli di Roma. O almeno, ci ha provato. Con piglio deciso BoJo ha iniziato a contare con le dita: "Capitolino, Quirinale, Viminale, Esquilino, Aventino"... e fin qui tutto bene. Poi ha aggiunto: "Laterano". E Mattatella e Draghi non hanno osato correggere l'errore.

Poi Boris si è fermato, ha provato prima a guardare il presidente della Repubblica che non è stato in grado di aiutarlo. Quel settimo colle proprio non gli veniva. A quel punto si è girato verso Draghi, che si è lanciato: "Oppio lo hai detto?". Oppio??? Passi la dimenticanza del Celio, ma ricordare il Palatino, dove è nata Roma, era forse chiedere troppo?

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