Lavrov: "Risolti i problemi con gli Usa. Vogliono concludere la guerra"
"La Russia ha motivo di credere nella sincerità del desiderio degli Stati Uniti di risolvere il conflitto ucraino in modo equo". È quanto ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. "Abbiamo motivo di credere sulla base dei numerosi contatti con gli Stati Uniti, sia ad Anchorage a livello presidenziale, sia successivamente a livello di collaboratori, rappresentanti speciali di presidenti Vladimir Putin e Donald Trump, abbiamo motivo di credere che gli americani siano davvero interessati a una risoluzione equa del conflitto, nel contesto della garanzia degli interessi legittimi di tutte le parti. E noi procediamo su questa base". Alla domanda su cosa farebbe la Russia se il dialogo con gli Usa non riuscisse a trovare una soluzione politica al conflitto ucraino e il presidente Trump si ritirasse dal processo di pace, poi, Lavrov ha risposto che Mosca "non fa mai ipotesi su cosa succederebbe se qualcuno cambierà improvvisamente posizione".
Il ministro degli Esteri Lavrov, ha inoltre dichiarato che durante un recente incontro al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin e l'inviato Usa Steve Witkoff hanno risolto tutti i malintesi fra Mosca e Washington sorti a causa della pausa seguita al vertice in Alaska. "Recentemente, quando l'inviato speciale del presidente Trump, Stephen Witkoff, ci ha fatto visita qui, dopo l'incontro con il presidente Putin entrambe le parti, russa e americana, hanno ribadito gli accordi reciproci raggiunti in Alaska". "Si tratta di un risultato molto, molto importante", ha sottolineato. "Ora, nei nostri negoziati con gli americani sulla questione ucraina, ritengo personalmente che i malintesi e le incomprensioni siano stati risolti". Il capo della diplomazia russa ha sottolineato che gli americani sono interessati a "comprendere l'essenza della crisi ucraina". "In Alaska sono stati raggiunti accordi reciproci che rimangono rilevanti per noi e possono servire come punto di partenza per una soluzione", ha dichiarato, evidenziando che "gli accordi raggiunti ad Anchorage si basano sulle proposte che il presidente Putin ha riassunto nuovamente nel giugno 2024 riguardo ai principi per la risoluzione del conflitto ucraino". 589.000 i
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