Ucraina, ambasciatore russo a Berlino: "Uso beni russi congelati avrà conseguenze considerevoli"
"Qualsiasi operazione con i beni sovrani della Russia senza il consenso della Russia sarebbe un furto. Ed e chiaro che il furto di fondi dello Stato russo avrà conseguenze di vasta portata", ha affermato. Per Nechaev la reputazione dell'Ue nel mondo degli affari "potrebbe essere distrutta", evocando anche "interminabili procedimenti giudiziari" e una "strada verso l'anarchia giuridica e la distruzione delle fondamenta del sistema finanziario mondiale" di cui l'Europa sarebbe la prima vittima. "Siamo fiduciosi che Bruxelles e Berlino lo capiscano", ha affermato. Il cancelliere Friedrich Merz si recherà in Belgio per "convincere" il premier Bart De Wever della fondatezza del piano della Commissione europea di ricorrere ai beni russi congelati per sostenere Kiev.
L'Ucraina soffre sul fronte militare ma anche su quello diplomatico, con Donald Trump che fa pressione per porre fine alla guerra, pur essendo sospettato di favorire la Russia che ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio 2022. L'esecutivo europeo ha presentato un piano per ricorrere ai beni russi congelati in Europa, ma si scontra con l'ostilità del Belgio, poiché e in questo paese che ha sede la società Euroclear, che detiene circa 210 miliardi di euro di questi beni, su un totale di 235 miliardi nell'Ue.
A quasi quattro anni dall'invasione, l'Ue è alla ricerca di un meccanismo che non minacci l'euro e non metta in pericolo i beni europei all'estero. Per l'ambasciatore russo a Berlino, il fatto che l'Unione europea voglia utilizzare questi beni dimostra che gli europei non dispongono delle "risorse considerevoli" necessarie affinché Kiev possa continuare a combattere.
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto