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Germania, l'inchiesta che inchioda l'Ucraina: unità militare dietro l’esplosione dei Nord Stream. Chi è la mente

Gianni Di Capua

L’inchiesta tedesca sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream potrebbe aprire una nuova frattura politica tra i Paesi dell’Unione europea sul sostegno all’Ucraina. Dopo tre anni di indagini, gli investigatori federali tedeschi ritengono di aver raccolto prove che collegano l’attacco del settembre 2022 a un’unità d’élite ucraina. Secondo il Wall Street Journal, il gruppo avrebbe agito sotto la supervisione dell’allora comandante in capo dell’esercito ucraino, Valerii Zaluzhnyi, oggi ambasciatore a Londra, e la Germania ha emesso mandati di arresto per sette persone tra militari e sommozzatori.

 

  

 

Un elemento chiave dell’indagine sarebbe stato un fotogramma di un autovelox, utilizzato con un software di riconoscimento facciale per identificare uno dei sospettati. La Polonia ha rifiutato di consegnare uno dei sub, considerato un “eroe” per aver colpito una fonte di finanziamento del Cremlino. Nel frattempo, il presunto capo dell’unità ucraina, Serhii Kuznietsov, arrestato in Italia ad agosto, è in sciopero della fame per protesta contro le condizioni di detenzione e il mancato rispetto della sua dieta vegana e senza glutine.

 

 

Il procedimento di estradizione di Kuznietsov verso la Germania, approvato da un tribunale di Bologna ma bloccato da un ricorso del legale in Cassazione, potrebbe complicare ulteriormente i rapporti tra Berlino e Kiev. L’eventuale processo rischia di aumentare le pressioni interne sul cancelliere tedesco Friedrich Merz, mentre l’AfD cavalca il caso per chiedere la riduzione degli aiuti a Kiev e denunciare l’impatto economico della crisi energetica.