Il ritorno di Abu Mazen: "Hamas è un ostacolo alla pace. Siamo grati a Trump"
"Abbiamo accolto con favore l'annuncio del presidente americano di un cessate il fuoco a Gaza e l'avvio della prima fase, che comprende la liberazione degli ostaggi e prigionieri, l'ingresso di aiuti umanitari gestiti dalle Nazioni Unite e il ritiro delle forze occupanti nelle linee concordate. Siamo grati anche al lavoro dei mediatori e dell'amministrazione americana". A dirlo Abu Mazen, lo storico leader palestinese, in un'intervista esclusiva al Corriere della Sera.
L'ottantanovenne presidente parla anche di Hamas. "C'è una richiesta internazionale di disarmo che l'organizzazione ha approvato. Non dovranno avere alcun ruolo nel governo di Gaza. Le armi vanno consegnate". Allo stesso modo, però, ribadisce come la solizione dei due Stati resti l'unica opzione per garanzire pace, sicurezza e stabilità. "Assicura - sottolinea - al popolo palestinese il diritto alla libertà, all'indipendenza e alla creazione del proprio Stato sovrano entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale".
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