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Trump in Israele lunedì incontrerà gli ostaggi. E Meloni al vertice in Egitto con i leader europei

Foto: Ansa

Andrea Riccardi
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Il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri palestinesi, nell'ambito dell'accordo di pace firmato oggi a Sharm El Sheikh, in Egitto, dovrebbe iniziare lunedì, secondo quanto riferito da due funzionari informati sui colloqui. Venti israeliani e i corpi di altri 28 verranno scambiati con 250 ergastolani e 1.700 gazawi arrestati dopo l'assalto del 7 ottobre 2023. Una lista pubblicata da Israele venerdì non includeva il famoso prigioniero Marwan Barghouti. L'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha confermato di rifiutare il rilascio di Barghouti. Gli ostaggi israeliani verranno consegnati alla Croce Rossa e quindi liberati. Per lunedì è previsto l'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, artefice dell'accordo di pace che ha messo fine al conflitto tra Hamas e Israele. Incontro che, per ragioni di sicurezza, non avverrà in Hostage Square come avevano chiesto i familiari dei prigionieri, ma in un luogo chiuso al pubblico. Dopo che il Capo della Casa Bianca avrà tenuto un discorso alla Knesset, il parlamento israeliano. Trump atterrerà a Tel Aviv alle 9.20 e lascerà il Medio Oriente in serata. Mentre i leader europei oggi invitati alla firma dello storico accordo, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron, parteciperanno, sempre lunedì, ad un vertice sulla ricostruzione della Striscia di Gaza. A cui sarà presente anche il presidente Usa Trump. "Il nostro Paese sarà in prima linea nella ricostruzione", ha annunciato Meloni. C'è l'ipotesi della presenza dei carabinieri nella forza di pace e dell'esercito per lo sminamento.

"Questa pace è un miracolo", ha detto questa sera l'inviato statunitense in Medio Oriente Steve Witkoff ai familiari degli ostaggi. "Il vostro coraggio ha commosso il mondo". In mattinata si è recato con la figlia di Trump, Ivanka e il marito Jared Kushber, a Gaza per un sopralluogo. Gli Usa hanno presentato anche un piano per far rinascere la Palestina dopo la guerra. Mentre Hamas dovrà iniziare la consegna delle armi. "È una questione non negoziabile", ha affermato la Casa Bianca. Trump ha rimarcato che "per la maggior parte, c'è consenso" su come funzioneranno le prossime fasi del piano per Gaza, ma ha ammesso che "alcuni dettagli dovranno essere ancora definiti". L'ammiraglio Brad Cooper ha scritto su X di essere appena tornato da un viaggio nella Striscia per discutere della creazione di un "centro di coordinamento civile-militare" guidato dal Centcom che "sosterrà la stabilizzazione del conflitto". Duecento soldati americani sono intanto arrivati ​​in Israele per aiutare a recuperare gli ostaggi e monitorare il cessate il fuoco. Gli Usa guideranno la task force multinazionale che verrà schierata a Gaza e che probabilmente includerà inoltre truppe provenienti da Egitto, Qatar, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.

Decine di migliaia di palestinesi sfollati sono tornati a Gaza. Le organizzazioni umanitarie si stanno preparando a intensificare gli interventi di soccorso, con Medici Senza Frontiere, il Programma Alimentare Mondiale e il Consiglio Norvegese per i Rifugiati che hanno dichiarato di essere pronti ad aumentare le spedizioni di aiuti. Sono stati visti camion carichi di scatole di aiuti arrivare a Khan Younis e distribuiti tra i palestinesi. L'Unicef sta esortando Israele a riaprire più valichi possibile e a consentire agli aiuti di fluire più velocemente verso Gaza.  Cogat, l'organismo militare israeliano responsabile degli interventi umanitari, ha dichiarato che venerdì sono entrati più di 500 camion. Altri 1.300 tir sono pronti. I funzionari di Gaza hanno sottolineato che sono state effettuate 5 mila operazioni dall'entrata in vigore della tregua per ripristinare le infrastrutture idriche e fognarie e per mettere in sicurezza gli edifici danneggiati. 

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