Trump e il braccio di ferro con Harvard: "Studenti piantagrane, non sanno fare 2+2"
Si chiude con un pareggio il nuovo braccio di ferro tra l'amministrazione Trump e Harvard, la più ricca e prestigiosa università degli Stati Uniti. Con un'ordinanza restrittiva, la giudice federale di Boston Allison Burroughs ha temporaneamente sospeso il provvedimento annunciato ieri dal presidente degli Stati Uniti per avocare all'ateneo la capacità di iscrivere ai propri corsi gli studenti stranieri, che contano per circa il 25% del totale. Trump ha difeso la sua mossa, sostenendo che molti studenti di Harvard "non sanno fare 2+2" e si comportano da "piantagrane". "Come fanno a entrare ad Harvard? Perché sono lì?", ha domandato, aggiungendo che alcuni di loro manifestano contro gli Usa e si rendono protagonisti di comportamenti "antisemiti o altro".
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"Non vogliamo piantagrane qui", ha tuonato Trump. Rispondendo in seguito alle domande dei giornalisti nello Studio Ovale, l'inquilino della Casa Bianca ha aperto alla possibilità di estendere le restrizioni anche ad altre università. Presa di mira, però, soprattutto Harvard, accusata di ricevere "miliardi di dollari" in fondi pubblici. Il presidente Usa ha anche firmato un ordine esecutivo che punta a quadruplicare la produzione di energia nucleare nell'arco dei prossimi 25 anni. Quello del nucleare è un "settore in fermento", ha detto circondato da funzionari della sua amministrazione e da dirigenti del settore energetico.
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