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Romania, la Corte costituzionale annulla il primo turno delle presidenziali. La scoperta degli 007

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La Corte costituzionale della Romania ha annullato l’esito del primo turno delle elezioni presidenziali. L’intero processo elettorale dovrà quindi ripartire daccapo. Lo ha riferito l’organo con un comunicato. La decisione dei giudici in particolare arriva dopo che il Consiglio supremo di difesa ha deciso di declassificare documenti dei servizi segreti che dimostrano l'ingerenza di un "attore statale" nel processo elettorale in Romania.

 

 

In mattinata la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, si è detta “estremamente preoccupata” per la potenziale interferenza esterna nelle elezioni. In un’intervista per l’agenzia d’informazione “G4Media”, Metsola ha fatto riferimento alle informazioni declassificate dal Consiglio supremo della Difesa (Csat) sul sostegno della Russia alla campagna di Calin Georgescu. “L’integrità delle elezioni è al centro di ogni democrazia. Sono estremamente preoccupata per la potenziale interferenza nelle elezioni in Romania e per le conseguenze che ciò potrebbe avere per il Paese, il suo popolo e l’Europa. Accolgo con favore il fatto che le autorità romene abbiano preso la questione con estrema serietà e abbiano avviato indagini”, ha tuonato Metsola.

 

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