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Corea del Nord, "megafoni lungo il confine": la mossa che rompe l'equilibrio

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La Corea del Nord sta installando megafoni lungo il confine di fatto tra le due Coree, in risposta alle misure analoghe intraprese la scorsa settimana dalla Corea del Sud. Lo ha annunciato lo stato maggiore congiunto delle Forze armate sudcoreane, secondo cui Pyongyang non faceva ricorso a megafoni per trasmettere propaganda oltre il confine da almeno sei anni. «Abbiamo identificato segnali dell’allestimento di altoparlanti da parte della Corea del Nord nelle aree di confine. Sinora dagli altoparlanti non è giunta alcuna trasmissione, e stiamo monitorando con attenzione gli ulteriori sviluppi», ha riferito lo stato maggiore.

 

 

La Corea del Nord, poi, ha anche ripreso a inviare palloni aerostatici in territorio sudcoreano nella notte del 9 giugno. Lo hanno reso noto lo stato maggiore congiunto delle forze armate sudcoreane, secondo cui i palloni trasportano cartacce e pattume, come quelli già inviati dalla Corea del Nord nell’arco delle ultime due settimane. Il governo metropolitano di Seul ha diramato una nuova allerta per la sicurezza pubblica ieri sera, in previsione dell’arrivo di alcuni dei palloni nell’area della capitale sudcoreana. Dallo scorso 28 maggio il Nord ha inviato in Corea del Sud almeno quattro differenti ondate di palloni aerostatici carichi di cartacce e pattume di vario genere, in segno di rappresaglia per le attività di propaganda transfrontaliera compiute dagli attivisti pro-democrazia sudcoreani utilizzando i medesimi mezzi. 

 

 

Kim Yo-jong, sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un e direttrice del dipartimento di Agitazione e propaganda del Partito del lavoro nordcoreano, ha avvertito ieri che la Corea del Sud dovrà affrontare «nuove contromisure» in risposta alle azioni incrociate di propaganda transfrontaliera intraprese dai due Paesi, e culminate nel fine settimana nella decisione di Seul di attivare megafoni lungo il confine tra i due Paesi, per trasmettere musica pop e messaggi vocali ad alto volume in territorio nordcoreano. «Se la Corea del Sud conduce simultaneamente attività provocatorie di dispersione di volantini e di trasmissione tramite megafoni, assisterà senza dubbio a nuove contromisure da parte della Repubblica Popolare Democratica di Corea», ha detto Kim menzionando la Corea del Nord con il suo nome ufficiale. 

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