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Ucraina, armi Nato contro gli obiettivi in Russia: bufera su Stoltenberg

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"Penso che sia giunto il momento per gli alleati di considerare se eliminare alcune delle restrizioni imposte sull'uso delle armi che hanno fornito all'Ucraina". Con queste parole in un'intervista all'Economist, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ha avanzato l'ipotesi di far cadere il divieto imposto a Kiev di non usare le armi fornite dall'Occidente per colpire in territorio russo. Raid contro "obiettivi militari legittimi" sono però, secondo Stoltenberg, "necessari soprattutto ora che molti combattimenti sono in corso a Kharkiv, vicino al confine".

 

Le parole del leader della Nato sono state immediatamente commentate a Mosca dalla portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova che sarcastica ha detto: "Forse è utile che gli invitati alla presunta conferenza di pace in Svizzera sappiano dell'appello di Stoltenberg". Scettico il ministro degli Esteri Antonio Tajani che si è limitato ad affermare: "Noi siamo parte integrante della Nato ma ogni decisione dev'essere presa in maniera collegiale". Più duro il vicepremier Matteo Salvini: "Non se ne parla nemmeno. L'Italia non è in guerra contro nessuno e non voglio che i miei figli crescano con la paura della terza guerra mondiale", ha tagliato corto.

 

Mentre in Italia la politica si smarca dalle posizioni del segretario generale dell'Onu, la Russia fa sapere di star avanzando nell'est dell'Ucraina e di aver conquistato il villaggio di Arkhanhelske. Nonostante il presidente ucraino Volodymyr Zelensky abbia annunciato che l'esercito è riuscito a prendere il controllo della zona di confine a Kharkiv, dove erano riusciti a penetrare il mese scorso gli occupanti russi, la pressione sulla regione non si allenta. Nel pieno pomeriggio un bombardamento di Mosca ha colpito un ipermercato nel centro cittadino, dove si stima ci fossero oltre 200 tra clienti e dipendenti. Almeno 2 i morti accertati e decine di feriti, ma il numero potrebbe salire in fretta visti i tanti dispersi. Mosca, da parte sua, ha denunciato un bombardamento ucraino nel Belgorod, nel quale sarebbero rimaste uccise due persone. In serata un nuovo raid russo ha preso di mira il centro di Kharkiv, provocando oltre 10 feriti secondo le autorità locali.

"Se l'Ucraina avesse avuto sufficienti sistemi di difesa aerea e moderni aerei da combattimento, questi attacchi russi sarebbero stati impossibili", ha osservato Zelensky che è tornato a chiedere nuovi aiuti agli alleati a meno di 24 ore di distanza dall'ultimo pacchetto di sostegno annunciato dagli Stati Uniti.

È infatti di venerdì l'annuncio da parte di Washington di una nuova fornitura di aiuti militari da 275 milioni di dollari. Questi includono sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità, detti Himars, munizioni e proiettili di artiglieria da 155 mm e 105 mm, sistemi anticarro Javelin e AT-4, mine anticarro, veicoli tattici, armi leggere e munizioni. "I segnali delle autorità americane sono perfettamente chiari. Washington non vuole la pace in Europa. Sta facendo tutto il possibile per prolungare il conflitto e aumentare le perdite umane da parte russa e ucraina, anche tra la popolazione civile", è l'accusa lanciata dall'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov.

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