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Ufo, il rapporto definitivo del Pentagono sugli alieni e le navi spaziali

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Non ci sono prove che intelligenze extraterrestri abbiano visitato il nostro pianeta o che le autorità abbiano scoperto navi spaziali aliene e le abbiano nascoste al pubblico. È quanto si afferma in un lungo rapporto con cui il Pentagono ha revisionato decenni di indagini governative, le prima nel 1945, relative attività definite come «fenomeni anomali non identificati», i cosiddetti Ufo. Nel lungo rapporto, basato sull’analisi di archivi federali classificati e non, si conclude in modo inequivocabile che non «ci sono prove che nessuna indagine governativa, ricerca accademica o commissione ufficiale abbia confermato l’avvistamento di Ufo che presentava tecnologia extraterrestre». E per quanto riguarda i presunti avvistamenti, si parla di «normali oggetti e fenomeni» che sono stati al centro di «identificazioni errart» da parte spesso di testimoni in buona fede che hanno pensato di aver visto qualcosa proveniente da mondi alieni.

 

 

Questa conclusione è destinata ad essere contestata da ricercatori e teorici del complotto, convinti che il governo americano da decenni è impegnato a nascondere le prove di vita extraterrestre ed ha creato programmi segreti per analizzare e sfruttare le loro tecnologie. Come ha denunciato lo scorso anno al Congresso, un ex funzionario dell’intelligence, che ha lavorato nella task force Ufo del Pentagono, parlando di un deposito segreto dove sono conservati navi spaziali e cadaveri di alieni. Nel rapporto si fa direttamente riferimento a queste accuse, definendo «inaccurate» le informazioni riguardo «a luoghi, test tecnologici, documenti che sarebbero collegati alla trasformazione di tecnologia extraterrestre», sostenendo di aver ottenuto «pieno accesso ai tutti i programmi segreti», che sono stati identificate le società appaltatrici, intervistati i loro manager, scienziati ed ingegneri.

 

 

Anche la Cia e le altre agenzie di intelligence e sicurezza hanno dato accesso ai loro archivi per la revisione degli investigatori del Pentagono che, comunque, si sono detti consci del fatto che le loro conclusioni provocheranno scetticismo, considerato come l’immaginario collettivo da decenni sia nutrito dalla cultura popolare dell’idea di visite extraterrestri del nostro pianeta. «Un tema ricorrente della cultura popolare la narrativa del governo Usa, o un’organizzazione segreta al suo interno, che recupera navi spaziali e corpi di alieni e che sin dagli anni ’40 complotta per tenere questi sforzi segreti al Congresso ed al pubblico americano», si afferma nel rapporto in cui ammette che anche funzionari governativi sono apparsi, durante le loro interviste, convinti di questo. «Molti hanno in modo sincero mal interpretato eventi reali o programmi segreti a cui non hanno accesso come collegati agli Ufo», ha dichiarato Tim Phillips, il capo dell’ufficio del Pentagono che ha realizzato il rapporto.

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