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Gaza, "corridoio marittimo" per assistere i civili. Il piano della Casa Bianca

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Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha affermato oggi ai giornalisti che l’accordo che prevede un cessate il fuoco di sei settimane tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas è ancora in fase di trattativa. Mentre il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato ieri che la morte di oltre 100 palestinesi durante la consegna di aiuti umanitari a Gaza potrebbe complicare i negoziati sugli ostaggi in corso, Kirby ha precisato che "è ancora troppo presto per determinare se l’incidente di ieri influenzerà gli attuali colloqui. Una volta che i combattimenti saranno fermati, sarà possibile garantire un flusso più ampio e libero degli aiuti umanitari, consentendo il graduale rilascio degli ostaggi, a partire dalle donne, dagli anziani e dai feriti. Ci impegniamo a mantenere il controllo della situazione e a lavorare instancabilmente nei prossimi giorni".

 

 

 

La prima consegna di aiuti umanitari che gli Stati Uniti lanceranno con il paracadute nella Striscia di Gaza, nei prossimi giorni, sarà composta soprattutto da cibo. Ad assicurarlo è stato il coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, durante un briefing con i corrispondenti italiani negli Stati Uniti. "Non sarà l’unico, e ne arriveranno altri nelle prossime settimane", ha affermato. Ma non è tutto perché gli Gli Usa stanno lavorando anche a un corridoio marittimo per rafforzare l’assistenza umanitaria alla popolazione civile nella Striscia di Gaza. "È un'idea che abbiamo da qualche tempo ma ci stiamo ancora lavorando: tuttavia, è cruciale avere il sostegno dei partner regionali e anche le infrastrutture necessarie sulla terraferma per prendere in consegna e distribuire gli aiuti", ha proseguito, aggiungendo che un corridoio marittimo consentirebbe di inviare un volume di assistenza ben maggiore rispetto a quella possibile via aria o via terra.

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