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Biden: cessate il fuoco per il Ramadan. Per Israele e Hamas troppo ottimismo

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Israele, secondo il presidente americano Joe Biden, sarebbe pronto ad attuare una tregua nei combattimenti con Hamas durante il Ramadan qualora si raggiungesse un accordo per la liberazione degli ostaggi. Le parole che giungono dalla Casa Bianca suonano però più come un auspicio che come una certezza. Le reazioni giunte dal Medioriente infatti sono state piuttosto fredde. Il primo ministro Netanyahu, secondo quanto hanno fatto trapelare fonti israeliane, si è detto "stupito" dalle dichiarazioni di Biden mentre Hamas ha precisato di non aver ricevuto "nessuna proposta formale" relativamente a un cessate il fuoco parlando di un ottimismo "prematuro" da parte di Biden. Anche il Qatar, che sta mediando l'accordo, ha affermato che è "troppo presto" per effettuare annunci in merito. Un alto funzionario egiziano ha affermato che la bozza di accordo fra Israele e Hamas prevede il rilascio di un massimo di 40 donne e ostaggi anziani in cambio di un massimo di 300 prigionieri palestinesi, per lo più donne, minori e anziani.

 

 

Il Ramadan alle porte è atteso con timore. Il ministro della Difesa israeliano, Joav Gallant, ha dichiarato che Hamas mira a "trarre vantaggio" dal mese sacro dei musulmani per trasformarlo nella "seconda fase del 7 ottobre" con particolare attenzione a Gerusalemme. Lo Stato ebraico ha accusato anche Iran ed Hezbollah di voler alzare la tensione. Gli scontri al confine con il Libano sono proseguiti ma le milizie sciite hanno reso noto di essere pronte a cessare il fuoco qualora Israele e Hamas raggiungessero un accordo per una tregua, "come è successo la volta precedente", a patto che lo Stato ebraico non continui i bombardamenti sul Libano.

 

 

Intanto la situazione a Gaza, dove i morti sfiorano ormai i 30mila, è sempre più difficile. Secondo Michael Fakhri, relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo Israele nella Striscia sta affamando volontariamente i palestinesi. "Non c'è alcun motivo per bloccare intenzionalmente il passaggio degli aiuti umanitari o distruggere intenzionalmente piccoli pescherecci, serre e frutteti a Gaza, se non quello di negare alle persone l'accesso al cibo", ha dichiarato. Resta caldo anche il fronte del Mar Rosso, dove gli Usa hanno distrutto razzi e droni dei ribelli Houthi. Secondo fonti israeliane la milizia sciita vicina all'Iran avrebbe inoltre negli ultimi mesi messo fuori servizio quattro cavi della rete di comunicazione sottomarina nel tratto di mare fra l'Arabia Saudita e Gibuti causando problemi alle linee di comunicazione e internet in alcuni Paesi del Golfo e in India. Un resoconto che gli Houthi hanno smentito bollandolo come un "resoconto propagandistico dei mass media legati al nemico sionista".

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