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Medio Oriente, Usa e Gb bombardano gli Houthi. Alta tensione con Iran e Russia

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L’attacco è scattato nel cuore della notte: Usa e Gb hanno colpito alcune basi degli Houthi nello Yemen con missili e attacchi con aerei. Lo scopo, ridurre la capacità militare dei ribelli sostenuti dall’Iran che da mesi attaccano le navi nel Mar Rosso rallentando i commerci mondiali del petrolio nei collegamenti industriali con l’Asia. Aggirare il Mar Rosso e circumnavigare l’Africa sulla rotta Shanghai-Rotterdam comporta la percorrenza di circa 14 mila miglia invece che 11 mila e l’allungamento della navigazione i 8-10 giorni.

La reazione iraniana ai raid anti-Houthi è stata immediata: il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, afferma che l’Iran «condanna fermamente» gli attacchi aerei nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi. «La consideriamo una chiara violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dello Yemen, nonché una violazione delle leggi, dei regolamenti e dei diritti internazionali», aggiunge Kanaani.

 

 

 

Dura anche la reazione di Mosca. La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova denuncia gli attacchi come una «escalation» e ha «obiettivi distruttivi». «Gli attacchi statunitensi in Yemen sono l’ennesimo esempio della distorsione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu da parte degli anglosassoni e del totale disprezzo per il diritto internazionale in nome dell’escalation della situazione nella regione per raggiungere i loro obiettivi distruttivi». La missione russa all’Onu ha richiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in relazione agli attacchi Usa-Regno Unito contro lo Yemen, ha dichiarato la Missione permanente russa presso le Nazioni Unite.

Mercoledì scorso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza ha chiesto agli Houthi dello Yemen di porre immediatamente fine ai loro attacchi alle navi nel Mar Rosso. La Russia e la Cina - membri permanenti del Consiglio - si sono astenute dal voto su tale risoluzione, insieme ad Algeria e Mozambico, mentre 11 nazioni hanno votato a favore. Preoccupazione è espressa anche da Riad: «Il Regno dell’Arabia Saudita segue con grande preoccupazione le operazioni militari che si svolgono nella regione del Mar Rosso e gli attacchi aerei su una serie di siti nella Repubblica dello Yemen», si legge in una nota che invita «all’autocontrollo» e ad «evitare un’escalation».

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