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Medioriente, Hezbollah e Iran minacciano Israele: vendicheremo gli attentati

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Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, torna a minacciare frontalmente Israele. In un nuovo discorso il capo del 'partito di Dio' libanese avverte lo Stato ebraico che una risposta all'attentato di Beirut, mai rivendicato da Israele, in cui è rimasto ucciso il numero due dell'ufficio politico di Hamas, Saleh Al-Arouri, è "inevitabile". Secondo Nasrallah, qualora Israele dovesse "sconfiggere il popolo di Gaza", il suo prossimo obiettivo sarebbe il Sud del Libano. Pertanto la guerra in corso "non è solo per la Palestina", sottolinea ancora. Allo stesso tempo il leader Sciita libanese mette in chiaro che un'eventuale guerra di Israele contro il Libano sarebbe "una cattiva scelta". Parole di fuoco arrivano anche da Teheran, alleato di Hezbollah.

 

 

Nel giorno dei funerali delle vittime dell'attentato avvenuto nei pressi della tomba del generale Qassem Soleimani, rivendicato dall'Isis, il presidente Ebrahim Raisi promette "vendetta" ribadendo che l'operazione iniziata da Hamas lo scorso 7 ottobre sarà "la fine del regime sionista". Se Israele continua a portare avanti con compattezza le operazioni a Gaza è sul futuro della Striscia che le divisioni stanno diventando sempre più lampanti. Nell'ultima riunione del Gabinetto di guerra infatti si sarebbe consumato uno scontro molto forte fra i militari e i politici di estrema destra facenti parte dell'esecutivo presieduto da Netanyahu. Questi ultimi avrebbero criticato in maniera aspra la proposta effettuata dal ministro della Difesa, Yoav Gallant, per la gestione dell'enclave dopo la fine dei combattimenti, con un organo palestinese non definito a gestire la parte amministrativa sotto supervisione internazionale mentre Israele manterrebbe il controllo della sicurezza.

 

 

Nell'occhio del ciclone sarebbe finito anche il Capo di stato maggiore delle forze di difesa israeliane, Herzi Halevi, per la mancata prevenzione di quanto accaduto il 7 ottobre e per aver inserito un ex ministro della Difesa nel comitato che dovrà indagare sull'accaduto. A tal proposito un'inchiesta portata avanti dall'emittente israeliana 'Channel 12' ha portato alla luce l'esistenza di un dossier risalente al 2022 dove sarebbe stato descritto nel dettaglio l'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Nel documento di 27 pagine, che sarebbe stato redatto dalla 'divisione Gaza' dell'esercito israeliano e consegnato ai vertici militari, si parla dell'ambizione di Hamas di voler effettuare "un'infiltrazione in territorio israeliano, con l'obiettivo di danneggiare le forze armate e i civili con particolare attenzione ai rapimenti". Nel documento - viene spiegato - ci sarebbe anche il riferimento all'uso di motociclette e jeep. Esattamente quanto accaduto lo scorso 7 ottobre.

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