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Usa, “avvelenano il sangue del nostro Paese”. Con chi se la prende Trump

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“I migranti stanno avvelenando il sangue del nostro Paese”. In un comizio in New Hampshire Donald Trump, ex presidente degli Usa, si è lanciato in una durissima recriminatoria contro l’immigrazione, argomento che è stato il suo cavallo di battaglia vincente nelle elezioni del 2016. E ora ha rilanciato di nuovo l’argomento affermando che i migranti “avvelenano le istituzioni mentali e le prigioni di tutto il mondo, non solo in America del Sud ma da tutto il mondo”. “Arrivano nel nostro Paese dall’Africa, dall’Asia, da tutto il mondo”, ha ripetuto Trump, che non è la prima volta che usa questa retorica che in America molti definiscono da suprematisti bianchi. 

 

 

Quando l’aveva fatto lo scorso ottobre, Joe Biden aveva risposto che parlare di “sangue dell’America avvelenato, riecheggia frasi usate dai nazisti”. Secondo quanto riportato dalla Cnn, Trump intende, in caso di secondo mandato, attuare una politica anti-immigrati ancora più dura di quella del primo mandato, con il piano di realizzare dei campi di detenzione negli Usa dove rinchiudere i migranti in attesa di rimpatrio forzato. La corsa alla Casa Bianca si infiamma.

 

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