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Guerra in Ucraina, tornano in patria i comandanti del battaglione Azov

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Tutti a casa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riporta in patria dalla Turchia i comandanti del battaglione Azov. «Stiamo tornando a casa dalla Turchia e riportiamo i nostri eroi a casa. I soldati Denys Prokopenko, Svyatoslav Palamar, Serhiy Volynsky, Oleh Khomenko, Denys Shleha. Saranno finalmente con le loro famiglie. Gloria all’Ucraina!», il messaggio su Twitter di Zelensky, che ha mostrato il video del suo incontro in aeroporto con i cinque militari che poi salgono assieme a lui in aereo. I cinque erano comandanti del battaglione di Azov che difese l’acciaieria Azovstal a Mariupol: catturati dall'esercito della Russia nel maggio 2022, quando Zelensky chiese loro di arrendersi, erano stati liberati lo scorso settembre ma inviati in Turchia, dove sono rimasti fino ad oggi.

 

 

Negli scorsi giorni le forze armate ucraine hanno lanciato un attacco proprio sulla città di Mariupol, attualmente in mano ai russi, utilizzando missili a lungo raggio Storm Shadow di fabbricazione britannica. Ad essere colpito è stato stato l'impianto Azovstal, teatro nei primi mesi di guerra di cruenti combattimenti fra russi e ucraini.

 

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