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Guerra, pure la neutrale Svizzera ha paura della Russia: patto con la Nato

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Anche la Svizzera vuole partecipare a «Sky Shield», lo scudo aereo europeo di difesa che riunisce 16 paesi della Nato, più la Svezia. La Confederazione Elvetica è il secondo paese neutrale, dopo l’Austria, a manifestare questa intenzione, nell’ambito di un quadro della sicurezza europea fortemente mutato a causa dell’invasione della Russia in Ucraina. Secondo quanto dichiarato dal Dipartimento federale svizzero della difesa (Ddps), la ministra Viola Amherd firmerà venerdì a Berna la relativa dichiarazione d’intenti. 

 

 

La partecipazione all’iniziativa europea lanciata dalla Germania, ha spiegato il Ddps, è possibile anche in qualità di stato neutrale: la Svizzera (come pure l’Austria) definirà in una dichiarazione aggiuntiva una speciale clausola in tal senso in base alla propria Costituzione. Amherd sarà raggiunta a Berna dal ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius e da quella austriaca Klaudia Tanner. A marzo, durante i colloqui con il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Bruxelles, la ministra elvetica della Difesa aveva già auspicato un rafforzamento della collaborazione tra la Svizzera e l’Alleanza atlantica. In concreto, la ministra della difesa vorrebbe che la Svizzera partecipasse maggiormente alle esercitazioni della Nato, sviluppasse l’interoperabilità tra l’esercito e l’Alleanza, rafforzasse la sua partecipazione ai centri di competenza certificati dalla Nato e collaborasse più strettamente nei settori dell’informatica e dell’innovazione. 

 

 

Sabato il cancelliere austriaco Karl Nehammer aveva annunciato l’intenzione del suo paese ad aderire al progetto tedesco. «Lo Sky Shield è uno scudo protettivo a cui ora partecipano anche l’Austria e la Svizzera, al fine di attrezzarci per far fronte alle mutate situazioni di minaccia», le parole del cancelliere. Lo European Sky Shield Initiative (Essi) conta attualmente 17 Paesi. I membri della NATO coinvolti, oltre alla Germania, sono Regno Unito, Slovacchia, Lettonia, Ungheria, Bulgaria, Belgio, Repubblica Ceca, Finlandia, Lituania, Paesi Bassi, Romania, Slovenia, Estonia e Norvegia. A febbraio hanno aderito al progetto anche la Danimarca e la Svezia, che attende ancora l’ingresso nell’Alleanza atlantica. La guerra e le possibili azioni della Russia spaventano anche i paesi neutrali.

 

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