Si combatte

Sudan, tregua violata: addio agli aiuti umanitari. Si combatte a Khartoum

Combattimenti e raid aerei sono continuati a Khartoum nella notte nonostante l’inizio ufficiale di una tregua di una settimana tra esercito e paramilitari che avrebbe dovuto consentire l’ingresso in Sudan di civili e aiuti umanitari. Dal 15 aprile, la guerra tra l’esercito del generale Abdel Fattah al-Burhane e le forze paramilitari di supporto rapido (RSF) del generale Mohamed Hamdane Daglo ha causato un migliaio di morti e più di un milione di sfollati e rifugiati. E neanche il cessate il fuoco è stato utile. 

 

  

 

Dopo che la tregua è entrata ufficialmente in vigore alle 19:45 GMT, i residenti dei sobborghi nord-orientali di Khartoum hanno riferito di combattimenti e altri nel sud della capitale hanno riferito di attacchi aerei. «Al di là degli annunci ufficiali, il Sudan continua a essere bombardato e milioni di civili sono a rischio», le parole di Karl Schembri del Consiglio norvegese per i rifugiati (NRC), denunciando su Twitter «più di un mese di promesse non mantenute», mentre quasi una dozzina di tregue sono già fallite nei loro primi minuti in Sudan. Una situazione incandescente nel Paese africano.