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Putin firma il decreto, beni dei "Paesi ostili" sotto amministrazione controllata

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Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per porre i beni di paesi ostili sotto «amministrazione controllata», in risposta al sequestro di proprietà russe all’estero. Il documento spiega che la decisione è stata adottata come «misura urgente» per rispondere alle «azioni illegali degli Stati Uniti e di altri paesi, in relazione al sequestro delle proprietà e delle società della Russia».

Le proprietà, i beni, i titoli e le partecipazioni in capitali di società russe riconducibili a tali nazioni - spiega il documento - saranno poste sotto amministrazione controllata temporanea, se esiste una «minaccia a livello nazionale, economico, energetico e di altro tipo di sicurezza». L’Agenzia federale russa per la gestione del patrimonio statale (Rosimushchestvo) ne sarà il curatore amministrativo e svolgerà le funzioni di proprietario «salvo il potere di disporre dei beni». Farà anche l’inventario della proprietà che è sotto la gestione esterna e la salvaguarderà. «Le spese, relative all’amministrazione controllata della proprietà, saranno coperte dai redditi derivanti dal suo utilizzo. L’amministrazione controllata può essere interrotta con decisione del presidente russo», afferma il documento. 

L'agenzia russa Tass precisa che nel decreto si parla della «necessità di adottare misure urgenti» in risposta alle azioni illegali degli Stati Uniti e di altri Paesi volte a privare o limitare i diritti di proprietà della Federazione Russa, delle sue aziende e dei suoi cittadini. In questi casi viene introdotta un’amministrazione temporanea in relazione alle proprietà e ai beni di persone provenienti da Paesi ostili in Russia.

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