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Putin blocca le partenze: ai funzionari del governo vietato lasciare la Russia

Giada Oricchio
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La Russia blocca le partenze: Mikhail Mishustin, primo ministro della Federazione, ha vietato ai funzionari governativi di lasciare il Paese senza un permesso speciale. A rendere pubblica la notizia è il “Kyiv Independent” che a sua volta cita il media russo “The Bell”.

Secondo il quotidiano ucraino, i permessi sono rilasciati solo per i viaggi ufficiali, mentre nessuna restrizione è applicata ai dipendenti dell'Amministrazione presidenziale. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno nell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin. Già a inizio settimana, il “Financial Times” aveva pubblicato indiscrezioni sulla confisca di passaporti di alti funzionari e dirigenti di aziende statali per impedire loro di riparare all’estero.

Intanto non si placa la polemica per la pubblicazione su chat e social network di documenti militari americani classificati come riservati. Mykhailo Podolyak, fedelissimo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha affermato che l’obiettivo della fuga di notizie è “distogliere l'attenzione, gettare dubbi e sospetti reciproci, seminare discordia” tra gli alleati. E su Twitter ha scritto che dietro il rilascio dei documenti, alterati ad hoc per creare disinformazione, ci sono i servizi segreti russi. Ma non è finita perché oggi, il Pentagono ha rivelato di aver localizzato una nuova falla: centinaia di rapporti risalenti a febbraio sulla guerra in Ucraina, sulla Cina, sui legami tra Cia e leader del Mossad e sulla vendita di artiglieria dalla Corea del Sud a Kiev sono state messe in Rete.
 

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