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Georgia, rivolta in piazza contro la Russia. Il video della donna

Giada Oricchio
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La Georgia come l’Ucraina: la volontà di entrare nell’UE infiamma lo Stato del Caucaso meridionale affacciato sul Mar Nero e confinante con la Russia. E’ stata una notte drammatica nella capitale Tbilisi: migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la legge sugli “agenti stranieri”. La manifestazione è giunta fino al Palazzo del Parlamento dove le persone hanno cercato di superare le barriere. Sul web è diventato virale un video (postato su Twitter da @dariodangelo91)  in cui una donna sventola a più non posso una bandiera dell’Unione Europea davanti alle forze dell’ordine che, in assetto antisommossa, stavano colpendo i manifestanti con spray urticante, gas lacrimogeni e idranti. La giovane georgiana viene investita più volte da un cannone ad acqua però non si arrende e continua a brandire il vessillo blu stellato. Alcuni uomini cercano di dissuaderla, ma di fronte a tale coraggio, si uniscono a lei e le fanno scudo con il proprio corpo. Un’immagine potentissima di libertà.

 

 

 

 

Nella capitale sono comparse anche scritte eloquenti “Fu*k Russia”. Secondo le tv locali ci sono stati molti arresti e diversi feriti negli scontri, tra cui giornalisti. Cos’è la legge sulla "trasparenza dell'influenza straniera" già adottata da Bielorussa, Tagikistan e Azerbaigian? Martedì è stato approvato in prima lettura il progetto di legge di stampo russo, sostenuto dal partito Sogno Georgiano, che prevede l'introduzione di un registro delle organizzazioni come “agente di influenza straniera”. Secondo questa legge, le società non commerciali finanziate per oltre il 20% da fonti straniere devono essere considerate “agenti stranieri”. Lo scopo? Limitare la libertà di stampa e sopprimere la società civile. Storicamente, infatti, il termine “agente” in Russia e Georgia indica “spia” o “traditore”. Pertanto, i soggetti definiti in questo modo verrebbero giudicati come persone che agiscono per l’interesse di Paesi esteri e non per il bene della Georgia. L’Alto Rappresentante per la politica estera Ue, Joseph Borrell ha condannato l’iniziativa: “E’ uno sviluppo molto negativo. La legge, nella sua forma attuale, rischia di avere un effetto raggelante sulla società civile e sulle organizzazioni dei media, è incompatibile con i valori e gli standard UE. Va contro l'obiettivo dichiarato di aderire all'Unione europea”. Contro questa misura anche l’ambasciatore Usa in Georgia (“pagina nera per la democrazia”) e la stessa presidente georgiana, Salome Zurabishvili. Da New York, dove è attualmente in visita, ha espresso solidarietà ai manifestanti: “Sono con voi! Vediamo il nostro futuro in Europa e non permetteremo a nessuno di privarci di questo futuro”. Ha garantito che metterà il veto, tuttavia il Parlamento ha il potere di annullarlo.

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