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Migranti e Ong, la Commissione Ue dà ragione all'Italia e apre al codice di condotta

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L'Ue tende una mano all'Italia e lancia un piano d'azione di 20 punti per la rotta del Mediterraneo centrale. Il documento è approdato sul tavolo dei ministri dell'Interno venerdì prossimo, in una riunione straordinaria richiesta dall'Italia. Nonostante il flusso che ha visto più incrementi sia quello della rotta balcanica, la Commissione europea ha riconosciuto la peculiarità del fenomeno migratorio nel nostro tratto di Mediterraneo.

Dopo la vicenda della Ocean Viking e delle altre imbarcazioni cariche di migranti in attesa di un porto sicuro e la reazione da parte dell'Italia e della Francia, la Commissione vuole evitare un altro incidente umanitario e diplomatico sulla pelle dei migranti. 

Il piano prevede una cooperazione rafforzata con i paesi partner e le organizzazioni internazionali cercando di lavorare con Tunisia, Egitto e Libia per garantire una migliore gestione delle frontiere e della migrazione. Si tratta della cosiddetta dimensione esterna, su cui la Commissione era stata incarica dal Consiglio europeo a elaborare dei piani di azione ma ancora non si sono visti. L'Esecutivo Ue ha però annunciato lo stanziamento di 580 milioni di euro per il periodo 2021-2023 nell'ambito dei fondi Ndici da destinare ai paesi del Nord Africa.

Il secondo pilastro del piano d'azione prevede un approccio più coordinato delle operazioni di ricerca e soccorso tra gli Stati membri e tutti gli attori coinvolti, utilizzando il gruppo di contatto europeo per la ricerca e il salvataggio, annunciato nell'ambito del nuovo patto. Frontex, insieme agli Stati membri interessati, effettuerà una valutazione della situazione nel Mediterraneo centrale. Nel piano non c'è ancora un codice di condotta per le Ong che si dedicano ai salvataggi, come richiesto dal governo italiano che vorrebbe riprendere il piano Minniti del 2017, anche se la commissaria agli Affari Interni, Ylva Johansson, afferma che le linee guida sono già presenti nel vasto pacchetto del Patto Migrazione e Asilo in discussione al Parlamento e al Consiglio. 

In una dichiarazione congiunta Italia, Grecia, Cipro e Malta hanno chiesto più solidarietà al resto d'Europa e anche un quadro giuridico più stringente per le operazioni di salvataggio effettuate dalle navi delle Ong. La Spagna non si è unita formalmente alla richiesta, am secondo fonti diplomatiche avrebbe le stesse posizioni.

Il governo italiano vorrebbe un codice di condotta europeo per le organizzazioni non governative: ipotesi che la Commissione europea non avrebbe escluso. Decisivo in questo senso sarà il prossimo Consiglio europeo degli Affari Interni, previsto l'8-9 dicembre.

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