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Sabotaggio del gasdotto nel Baltico, per il professor Parsi il colpevole è la Russia

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Sabotaggio del gasdotto nel Mar Baltico, se ne parla anche durante la puntata di Omnibus in onda il 29 settembre. In collegamento c'è il professor Vittorio Emanuele Parsi che spiega chi sarebbero gli autori del sabotaggio. Per rispondere a questa domanda, infatti, bisogna intrecciare almeno tre elementi: interesse, capacità tecniche e possibilità di restare impuniti. 

 

 

 

"E' difficile trovare le prove di chi possa aver compiuto il sabotaggio del gasdotto nel Mar Baltico - spiega il docente dell'Università Cattolica di Milano - Ma ci dobbiamo chiedere: a chi conviene? E chi era nella condizione di farlo? Conviene a molti soggetti, da una parte e dall'altra. Ma chi è in grado di farlo? Chi ha la capacità tecnica per farlo? Oltretutto il colpevole deve essere al sicuro da qualsiasi tipo di indagine interna. Insomma se inseriamo nell'analisi tutti questi fattori, uno dei sospettati principali è sicuramente la Russia. Putin ha l'interesse a esercitare una forte pressione sul prezzo del gas e ci ha abituato a dire una cosa e poi farne un'altra. La Russia, insomma, si è dimostrata finora capace di agire senza alcuno scrupolo. La Russia sta facendo vedere la prospettiva di interrompere e non semplicemente sospendere la fornitura di gas all'Europa. A questo punto bisogna vedere chi lo interrompe questo flusso. I russi ci hanno abituato a mosse dissimulate e arrischiate. Hanno minacciato di utilizzare l'arma atomica durante l'assemblea generale delle Nazioni Unite. Insomma se analizziamo interessi, chi aveva la capacità per farlo e lo stile di azione disinvolto, l'indiziato numero uno è sicuramente la Russia".  

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