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Referendum Donetsk, la Russia obbliga a votare per l'annessione. Kirill: "Arruolatevi

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Nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk e nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia prende il via il referendum per l'annessione alla Russia e, secondo Kiev, le modalità usate dai russi sono quelle della costrizione. "Gli occupanti stanno impedendo alle persone di lasciare la città tra il 23 e il 27 settembre" denunciano gli ucraini parlando di "gruppi armati" che si muovono casa per casa a prelevare le persone per farle votare al "cosiddetto referendum". Del resto l'obiettivo del Cremlino, dopo lo scontato via libera alla richiesta di annessione, alla Russia è chiaro. Dal momento in cui i quattro territori "si uniranno alla Russia" eventuali attacchi ucraini saranno considerati "attacchi al Paese in conformità con la Costituzione russa", ribadisce Dmitry Peskov portavoce di Vladimir Putin sottolineando che i tempi dell'adesione saranno "rapidi". Per quanto riguarda invece lo svolgimento della consultazione Mosca assicura che la sicurezza "sarà assicurata" mentre i filorussi annunciano che fra i vari osservatori stranieri ci sarebbero anche degli italiani.

Sul territorio russo intanto il tema centrale resta quello della mobilitazione parziale alla quale - a dire del Cremlino - in un primo momento la popolazione ha reagito in maniera "isterica ed estremamente emotiva" a causa di "carenza di informazioni" alla quale "è stato posto rimedio". Secondo alcuni media potrebbero essere coinvolte fino a 1 milione di persone ma Mosca ne conferma solamente 300mila. I vertici russi poi si dicono "orgogliosi" dei 10mila volontari che si sarebbero recati spontaneamente ad arruolarsi. Un invito forte a prendere le armi e recarsi in Ucraina a combattere arriva da Kirill, patriarca di Mosca. "Vai coraggiosamente a compiere il tuo dovere militare. E ricorda che se muori per il tuo Paese, sarai con Dio nel suo regno, in gloria e vita eterna", le sue parole.

Immagini diverse giungono invece dal confine con la Georgia dove giungono alcune immagini di code chilometriche di auto, ma anche di persone pronte ad uscire dalla Russia con qualsiasi mezzo, comprese biciclette e monopattini.

Uno scenario sul quale continua ad aleggiare lo spettro del nucleare. Per i media Usa l'amministrazione Biden avrebbe mandato "messaggi privati" a Mosca sulle "gravi conseguenze" derivanti dall'eventuale uso di armi atomiche. Avvertimenti che gli Stati Uniti avrebbero tenuto deliberatamente vaghi per non dare certezze al Cremlino sul come potrebbe svilupparsi l'eventuale risposta. L'ambasciatore russo a Washington spiega che i rapporti fra le due superpotenze sono tesissimi ma "non sono ancora degenerati al punto di avvicinarsi alla pericolosa soglia di cadere nell'abisso di un conflitto nucleare" mentre pure Mosca precisa che la Russia "non minaccia nessuno con armi nucleari", ma "avverte gli Stati Uniti di non interferire nel conflitto in Ucraina" perché questo potrebbe portare "a uno scontro militare diretto".

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